Il consigliere comunale e capogruppo del Partito Democratico Antonio Di Rienzo attacca l’amministrazione comunale, rea a suo dire “dell’assoluta mancanza di idee programmatiche e strategiche, incapace tra l’altro di espletare,nei termini e tempi giusti,una gara per l’affidamento del servizio mensa scolastica necessaria a tutti i ragazzi frequentanti la scuola elementare e media che a tutt’oggi non possono usufruire di questo servizio”. Tutto evidenziato dal consiglio comunale del 18 ottobre scorso dove è emerso anche un totale disaccordo fra i dirigenti comunali.
“Ma al di là di questi episodi sicuramente da stigmatizzare e criticare pesantemente – scrive Di Rienzo – non posso non prendere atto del comportamento della sindaca che durante tutto il consiglio non ha mai preso la parola né per spiegare le scelte compiute dalla sua amministrazione né tanto meno difendere l’operato dei suoi assessori, da lei nominati, che in alcune circostanze sono sembrati confusi e francamente inadeguati al ruolo a loro assegnato”.
Di Rienzo poi sottolinea come il piano triennale delle opere pubbliche non preveda più per l’anno in corso i 150.000 euro programmati per i lavori di riqualificazione del centro storico, impegno preso dall’amministrazione alcuni mesi fa, in una riunione in Comune alla presenza dei commercianti di corso Ovidio. “D’altronde – aggiunge Di Rienzo – un’amministrazione comunale che non prende atto che nella nostra città si edifica ancora con un piano regolatore approvato nel 1984 sta a significare semplicemente che non si vogliono prendere decisioni importanti per lo sviluppo della nostra città e tutto deve rimanere cosi come è. Magari proponendo qualche obsoleto progetto di aggregati fuori da qualsiasi logica di insieme”.
Per Di Rienzo si vive in un silenzio artificiale che deve necessariamente durare almeno fino al 10 febbraio, data delle elezioni regionali. “Se così fosse – scrive il capogruppo Pd – si sta svendendo la nostra città per favorire carriere e ambizioni personali . Molti si chiederanno come possiamo uscire da questa situazione.La soluzione è semplice e diretta, questa amministrazione deve andare quanto prima a casa e bisogna immediatamente lavorare per portare in comune donne e uomini con idee realizzabili , professionalità e tanta voglia di fare”.
S.M.
Faccio una proposta a questo giornale.
Perché non informate, con un certo anticipo, i cittadini sulle sedute del Consiglio comunale?
Penso che possa interessare a molti. Nell’antiche democrazie, a cominciare da quella di Atene,
i cittadini assistevano numerosi. E, guarda caso, proprio lì è, ad Atene, nata la democrazia!!!