Dopo settimane di tira e molla, annunci e continui rinvii, si starebbe per chiudere sulla scelta del nome del candidato presidente del centrodestra per le prossime Regionali. La decisione spetta – dopo la spartizione delle nomine a livello nazionale – al partito della Meloni, Fratelli d’Italia. Partito colto un po’ di sorpresa o più semplicemente senza le idee chiare perché negli ultimi giorni diversi pretendenti al titolo hanno dovuto rinunciare.
In principio era stato il neosindaco aquilano Pierluigi Biondi a fare carte false per essere candidato, ma dagli alleati di governo cittadino di Forza Italia è arrivato un secco “no” e il successivo stop della Meloni lo ha portato a desistere. Poi è stata la volta del manager della comunicazione pescarese, Michele Russo, le cui quotazioni sono scese dopo che molti vertici del partito regionale hanno minacciato la rivolta. Insieme a Russo hanno perso vigore anche le possibili candidature dei due segretari regionali Giandonato Morra ed Etelwardo Sigismondi, del coordinatore provinciale di Chieti, Antonio Tavani, e del capogruppo al Comune di Pescara Guerino Testa. Tutti soppiantati dal senatore romano, con origini abruzzesi, Marco Marsilio che nella volata che porta alla scelta del candidato presidente starebbe bruciando tutti gli altri.
La decisione sta provocando più di un malumore e non è detto che si concretizzerà per quanto oggi rappresenta un buon nome per i vertici nazionali dei partiti della coalizione. Molto dipenderà dal fatto che gli accordi non vengano modificati nuovamente nei prossimi giorni, scenario che non è per nulla da escludere.
Marsilio, che invece non suscita per nulla simpatie fra i vertici regionali della coalizione, come detto vive a Roma dove lavora e fa politica. Non ha mai tagliato i ponti con l’Abruzzo ed è curioso osservare che proprio qualche giorno dopo essersi sparsa la voce che la nostra Regione sarebbe spettata a Fratelli d’Italia, ha pubblicato una foto in moto sul suo profilo Facebook con questo titolo: “Finalmente un bel giro in moto tra le colline abruzzesi!” quasi come se stesse suonando la carica.
Savino Monterisi
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