La pressione dell’acqua è troppo alta, tanto da far scoppiare le tubature e mandare in tilt le caldaie. E’ quanto accaduto in viale della stazione a Sulmona dove diversi condomini hanno registrato danni nelle abitazioni a causa dell’eccessiva pressione con cui è stata ripristinata la rete idrica dopo i lavori di riparazione fatti dalla Saca.
Il manometro, infatti, registra una pressione di 8 atmosfere, il doppio di quello che è normalmente e superiore persino ai limiti di legge (7 atmosfere).
“Abbiamo ricevuto alcune segnalazioni – spiega il presidente della Saca, Luigi Di Loreto – ed effettivamente il ripristino della rete idrica ha fatto aumentare troppo la pressione. Nei prossimi giorni provvederemo ad installare un riduttore di pressione su tutta la linea e, nel frattempo, a chi ne fa richiesta, installeremo dei riduttori nelle singole case”.
Resta il problema dei danni provocati, con tubature scoppiate che hanno allagato appartamenti e rovinato solai. Per correre ai ripari alcuni condomini hanno subito attivato l’autoclave che, nei fatti, ha funzionato per una volta al contrario: cioè anziché pompare l’acqua, l’ha depressurizzata. Ma non tutti hanno potuto ricorrere a questo espediente: qualcuno perché non è fornito di autoclave, altri perché non la usano da troppo tempo, per cui prima di riattivarla hanno necessità di pulirla per evitare contaminazioni da legionella.
In attesa di ristabilire il giusto flusso, intanto, i residenti della zona dovranno penare ancora un po’ per rivedere anche il manto stradale asfaltato. Saca e Comune, dopo l’inaugurazione della fine lavori estate scorsa, avevano infatti promesso che viale della stazione sarebbe tornata una strada normale entro settembre. Così non è stato: “Ci sono ritardi nei lavori – ammette Di Loreto – bisogna ripristinare prima i marciapiedi che sono stati rotti durante i lavori, contiamo di asfaltare entro la metà di novembre”.
Sperando che nel frattempo non “arrivino le cavallette”.
Chi è il progettista e responsabile dei lavori? vogliamo un nome! I danni ora chi li paga? Voi?