Con 446 domande di proprietà industriale depositate nel primo semetre 2018 l’Abruzzo si attesta al 13 posto della classifica nazionale tra le regioni con più richieste anche se a parlarne a percentuali esse non sono poi così tante. Rappresentano, infatti, solo 1,2% del totale. Lontano, quindi, dalla Lombardia (10.607 domande pari al 28,7%), Lazio (4.801 cioè il 13,0%) e Piemonte (3.887 corrispondente al 10,5%). A renderlo noto, dopo aver elaborato i dati del ministero dello Sviluppo Economico, è Cresa.
Per l’Abruzzo, in particolare, prevalgono i marchi che raggiungono l’88,1%, percentuale superiore a quella italiana (82,9%); seguiti da disegni e brevetti per modelli di utilità risultano più frequenti che in Italia, rispettivamente 3,4% contro 1,5% e 4,3% contro 2,6%. Le domande di brevetto per invenzioni industriali, invece, rappresentano solo 4,3%, valore nettamente inferiore a quello italiano (13,0%).
Scendendo nell’analisi delle provincie la situazione vede al primo posto Pescara con 193 domande totali (43,3% del totale regionale), seguita da Chieti (108 pari al 24,2%), L’Aquila e Teramo, la prima con 53 domande pari all’11,9% e 92 domande corrispondenti al 20,6%.
“In tutte le province- scrive Cresa- la quota maggioritaria delle domande è relativa ai marchi superando ovunque l’80% e in particolare sfiorano il 95% a L’Aquila. I disegni e i brevetti per invenzioni industriali raggiungono la quota più elevata ma inferiore all’8% a Chieti, mentre i brevetti per modelli di utilità superano il 10% solo a Teramo. Nel periodo 2000-2017 le domande depositate domiciliate in Abruzzo sono aumentate globalmente del 66,2% (passando da 535 a 889), più di quanto accaduto in Italia (+12,9% da 63.289 a 71.468) così che il peso che esse rappresentano sul totale nazionale è lievemente aumentato (da 0,8% a 1,2%)”.
Per l’incremento avuto l’Abruzzo risulta, infine, al decimo posto. Tra le varie tipologie i disegni hanno rilevato l’incremento maggiore (+100,0% da 12 a 24) rispetto alla sensibile diminuzione rilevata in Italia (-52,3% da 2.476 a 1.182). Seguono le domande di marchio che sono aumentate del 79,0% (da 423 a 757) molto più che in Italia (+21,3% passando da 48.256 a 58.521) e a maggiore distanza le domande di brevetto per invenzione industriale (+13,3% da 60 a 68) superiore al +2,6% rilevato in Italia (da 9.425 a 9.668). Risultano invariate le domande di brevetto per modelli di utilità (40) rispetto al calo del 33,0% osservato in Italia (da 3.132 a 2.097).
S. P.
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