Fondi Masterplan dirottati sulle autostrade, monta la polemica

Monta la polemica sui fondi Masterplan abruzzesi. E’ di questa mattina un articolo della testata Certastampa in cui si parla di “scippo” per finanziare parte del decreto Emergenza e più precisamente la manutenzione straordinaria delle autostrade abruzzesi A24-A25. Annuncio già fatto dalla senatrice M5S Gabriella Di Girolamo, e confermato dal ministro delle Infrastrutture  Toninelli durante il sopralluogo di venerdì scorso sotto i piloni della vergogna, ma del quale, fino ad ora, non si aveva avuto piena contezza. Si tratta, nello specifico, dei fondi di Sviluppo e Coesione 2021-2025 pari a 200 milioni rispetto ai 530 previsti che non potranno, quindi, essere dirottati su diverse opere precedentemente previste. Tra  esse tante quelle discusse, per l’impatto ambientale che potrebbero causare (impianti Maielletta), altre attese anche per far ripartire in qualche modo il circolo economico. Che il Governo abbia deciso di rimodulare, non solo quelli abruzzesi ma anche i fondi laziali, pare sia una scelta che sta facendo saltare i nervi anche al presidente vicario della Regione Abruzzo Giovanni Lolli il quale ha convocato una conferenza stampa per domani.

Dalla sua Cristina Gerardis, ex dirigente della Regione, specifica che la rimodulazione è “a valere sulle assegnazioni per interventi già programmati nell’ambito dei Patti di sviluppo sottoscritti con le regioni Abruzzo e Lazio, di cui alle delibere CIPE n. 26 del 2016 e n. 56 del 2016” aggiungendo  “la delibera CIPE 26/2016 assegnava al Masterplan Abruzzo 753,4 milioni di euro su FSC 14/20, quindi non capisco come l’articolista arrivi a dire che vi è stato un taglio del 40%”. Secondo la Gerardis l’Abruzzo non perde nulla nel senso che i 250 milioni “sottratti” sono quelli sui quali non insistono “impegni giuridicamente vincolanti”, quindi si tratta di risorse stanziate sul Masterplan ma per le quali “mancano vincoli, obbligazioni tali da poterli considerare soldi impegnati”.

L’ex dirigente sottolinea, inoltre, la natura statale dei fondi Fsc come statale è l’autostrada (anche se non manca tra l’opininone pubblica chi non è d’accordo all’uso di fondi pubblici per la manutenzione di Strada dei Parchi additando la noncuranza di Toto). Tuttavia: “Il FSC è un fondo dello Stato, ripartito ta le Regioni con precisi vincoli: ma ci sono evidentemente delle priorità di sicurezza dei cittadini- aggiunge Gerardis-, in questo caso, da tenere presenti: e quelle risorse che le Regioni ad oggi non abbiano ancora nemmeno iniziato non dico a spendere ma a impegnare ben possono essere destinate sulle autostrade”.
“Forse bisognava essere più solleciti nell’impegnare quelle risorse che lo Stato aveva dedicato al risanamento ambientale, alla sicurezza, al lavoro e allo sviluppo di territori del centro sud” conclude l’ex dirigente.

Furioso il segretario regionale del Pd, Renzo Di Sabatino: “Il governo giallo-verde dopo aver cancellato il bando per le periferie, adesso, con un colpo di spugna, porta via ai nostri enti le risorse del Masterplan, poiché ha deciso di togliere all’Abruzzo 200 milioni di euro grazie ai quali circa 250 enti, tra Comuni e Province abruzzesi, avevano già iniziato la fase di progettazione e apertura cantieri. Stiamo parlando di 77 macro-interventi, di 295 opere strategiche per la crescita, la valorizzazione e la promozione del territorio abruzzese che saranno bloccate. Interventi fondamentali – commenta Di Sabatino – in grado di risolvere i problemi infrastrutturali che si protraggono da decenni e legati alla viabilità, all’ambiente, alla produzione industriale e agricola, alle risorse idriche e alla depurazione, alla salute, al trasporto pubblico locale, ai porti, ai beni monumentali, al turismo e alla cultura. Una scelta inaccettabile, che darà il via ad una serie di interminabili e costosi contenziosi, dato che questi 200milioni di euro erano già impegnati, che contrasteremo con tutte le nostre forze. Non possiamo più permettere che derubino l’Abruzzo per pagare le loro promesse elettorali”.

“Qualcuno che grida allo scandalo- scrive invece Augusto de Sanctis, ambientalista, attivista e parte di diverse associazione abruzzesi-, di area #PD e dintorni, dovrebbe prima chiedersi se la priorità di questa regione, con l’80% di scuole non a norma, ospedali che crollerebbero alla prima scossa, strade provinciali al collasso, siano impianti da sci (22 milioni di euro solo alla Maielletta e 12 ad Ovindoli; sarebbero poi gestiti da privati), una fondovalle Sangro da 36 milioni di euro a km, manco fosse d’oro (totale 192 milioni di euro; sarebbe costata 1/5 farla passare sul tracciato attuale…chissà perché hanno scelto un tracciato in una zona a massimo rischio frana), altre nuove mega-strade. Addirittura funivie cittadine”.

Simona Pace

1 Commento su "Fondi Masterplan dirottati sulle autostrade, monta la polemica"

  1. Se il pd avesse speso più tempo ed energie a far funzionare le autostrade, toto ed il suo gruppo, forse adesso essi potevano usare il masterplan e il resto come più volevano. Ma siccome non lo han anno, non abbastanza a quanto si vede, cosa han da reclamare? E’ meglio che i soldi si spendano per cose primarie e prioritarie che non per altre opere inutili che portano solo altro disastro ambientale e svilimento delle zone montane. Quindi non si capisce su quali basi il pd abbia possa vere delle cosa su cui reclamare, boh? Ah gia, non forse perchè toto è un loro amico, tramite il presidente delle regione?

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