Il nono mese

-Avanti il prossimo… Buongiorno, si accomodi. Allora, come è andato questo nono mese di sussidio?-

– Bene, si.. solo che…-

– Vediamo la sua scheda, si connetta con la App –

– Questo volevo dirle, ho il cellulare superato, non mi si aggiorna più. Possiamo fare col suo computer?-

– Cominciamo male, se non si aggiorna. Che mi rimane ai tempi del calesse? Ohi ohi! Vedo che questo mese ne ha spesi pochini. Lo sa che glieli diamo per spenderli, mica per farsi bello in banca. Non è un regalo, ma un’iniezione di fiducia per far ripartire i consumi e dare fiato alle imprese-

– E non potevate darli direttamente alle imprese…-

– Niente polemiche stupide, giovinotto. Per la prima volta in questo Paese di finto assistenzialisti e scrocconi noi davvero pensiamo ai disagiati. Che però debbono seguire le regole, essere italiani, onesti e contribuire a far ripartire il Paese. Due piccioni con una fava, alla faccia dei complottisti finanzio-castisti.

E comunque, mi risponda, cosa le è successo questo mese?-

 – L’influenza. Terribile, a letto per una settimana. Non sentivo il bisogno di comprare granchè-

– Come no? e l’aspirina?, uno sciroppo, un antidolorifico?  Un termometro, comodamente dal letto, con l’App/Dignità. Un pigiama di flanella, una lavasecco a gettoni per le mutande, se stava male col certificato medico gliele passavamo tutte-

 – Veramente ci ho provato col take away cinese sotto casa. Ma mi hanno risposto con lei non ci caschiamo più. Aspettano ancora le 12 euro di rimborso di gennaio. Solo contanti, m’hanno detto, se ce li ha, altrimenti si faccia un brodino. Anzi, per essere precisi, un blodino – 

– Le sta bene. I soldi deve spenderli con gli italiani, non con i cinesi. Non stiamo facendo questo sacrificio per portare sangue e sudore all’estero: perché non s’è preso una pizza?-

 – Veramente il ristorante cinese è di italiani, la pizzeria egiziana.  Ma pure se gialli al bancomat rimborsato dallo Stato gli italiani non ci credono, pochi, contanti e subito… dicono -. 

– Tutte scuse. Se vuole spendere un modo lo trova. Si ricordi gli anni passati con l’elemosina dell’Inps di Renzi, ce li aveva i desideri o no?  E poi Internet non le fa difficoltà, nessuno sa che il suo bancomat riceve il contributo. Se è dei beni primari che ha davvero bisogno lo dimostri. Altrimenti, se vuole ciulare nel manico, glieli togliamo. Anzi, a tal proposito, col lavoro come va? Trovato quello che cercava?-

 – Macchè. Mando curriculum, faccio colloqui e stage. Ma alla fine mi dicono si tenga la disoccupazione, ci guadagna- 

– Disfattisti ingrati, non meritate niente. Ricordi che ha ancora tre mesi di pacchia. Poi passa l’anno e se non ha trovato lavoro non potrà rifiutare l’offerta del Centro per l’Impiego. Come ha fatto ieri, alla nostra proposta di part time.

– Ma era una settimana di sostituzione a un dog sitter. Dovevo tosare un pastore maremmano, ma io ho paura dei cani, sono stato azzannato da piccolo –

– Non va affatto bene, giovanotto. Il Paese si sta sacrificando per risolverle la vita. Sa quanto costa alla collettività il contributo che le offriamo? E il Centro Impeghi? Non stiamo qui a dare soldi ai fannulloni sul divano. Lo sta seguendo il corso professionale obbligatorio?-

Ma… ma… ohiohi, qui vedo che è proprietario di casa… Come è possibile? –

 – No, no, aspetti, c’è un errore. Ero proprietario fino a un anno fa, ho donato il miniappartamento a una mia vecchia zia malata. Tornerà mio quando povera zia trapasserà. Per ora sono nullatenente-

– E il bonifico che le entra da 6 mesi a questa parte, puntuale come un affitto?-

 – Un aiutino dalla famiglia, non ce la faccio con 780 euro di passaggio sul conto. Manco il tempo di toccarli…-

–  … dal conto della zia malata, guarda caso … –

 – mi ricompensa che le faccio la spesa e le svuoto il pappagallo, che non si può?

– Giovanotto, mi ascolti. Se non mi dà una giustificazione valida debbo abbassarle il punteggio.

 – No la prego. Non succederà più, giuro. Guardi, rimedio. Mi compro, che so, una chitarra elettrica per la mia band, me la passa?-

– ma quale chitarra e chitarra, pensi a lavorare piuttosto –

 – un’aspirapolvere? per pulire la stanza di povera zia, le è morto il Folletto-

– niente elettrodomestici. Voluttari-

 – una cassetta di birra? –

– see, niente alcol –

 – una bambola gonfiabile? –

– la faccia finita con questo spirito di patata. Niente vizi, tabacco, gioco d’azzardo o macchinette della fortuna, l’Italia non vuole certo che ci si rovini la vita –

 – beh, perchè non le chiudete direttamente?-

– Attento, ragazzo. Scherza col fuoco dello sputo nel piatto in cui mangia. Rischia il 4%..-

 – E sta bene. Sa che le dico? Mi ci compro una prestazione sessuale su un sito porno. Sono stressato, dice il dottore, ho bisogno di serotonina. Debbo consumare al più presto, non importa chi o cosa. O mi fa fare questa cazzo di transazione o si volta e mi risolve il problema.

La salute degli italiani prima di tutto o no?-

 

Antonio Pizzola

 

 

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