M’ha aperto un pesciarolo. Sottocasa, appena esci dal portone.
Hanno inaugurato qualche settimana fa, un sacco di gente, italiani uhh pieno. Capirai a Torpignattara se è offerto aggratis, si fioccano. A caval donato…
Guarda che però il pesce ce l’hanno fresco, mia madre ci capisce, è di Terracina. Dice che ci hanno pure il pescato, che alla coop non sa di niente…
Ma che dici? Io ce lo prendo alla Coop, è buono. Ieri ci ho fatto la pasta con le sarde che m’ha dato la ricetta mia cognata, che è siciliana. Ti dico, buone.
E che te devo di’? se te piace, magnatelo.
Ma voi non avete sentito la puzza? Non ci si può passare davanti. Pure i loro si tappano il naso, i clienti mi cambiano marciapiede.
Vabbè è pesce, di che deve profumà de lillà?
Che c’entra, mia cugina ci ha il pesce qua a via Serbelloni, che so’ 40 anni. Non ha mai puzzato. A questi i controlli non glieli fanno, solo a noi italiani ce fanno vedè i sorci verdi. Ci ha ragione Salvini, io l’ho votato e nun me ne vergogno. Fuori se ne devono annà, e nel frattempo debbono pagà le tasse. Come tutti.
Ma come tutti chi? Ma falla finita, che tua cugina a via Serbelloni nun hai mai fatto no scontrino in vita sua.
Ah scemo, lo vedi che non ti informi? Per la asl se tocchi il pesce nun puoi toccà manco i soldi, figurati gli scontrini. E comunque, pure se gli è sfuggita qualche ricevuta, è il paese suo. Ci ha diritto, andassero a evade al paese loro.
Ma no, io non dico questo, nun so’ razzista. Ci sono pure diventata amica col pakistano del pesce. E’ ‘n bonaccione. Dico solo che i controlli come li fanno a noi li debbono fare a loro. Sennò è concorrenza sleale.
Brava, lo vedi che ci arrivi pure tu. Lo sai a quanto le fanno le spigole? Con sei euro me ne hanno date due e m’hanno pure regalato quattro gamberoni, uno per commensale.
E sei stato coglione, gli potevo di’ che era na cena co tutti i parenti…
Ma tanto dategli qualche mese, poi chiude. Come gli altri. Li aprono i negozi sti pakistani perché si debbono ricongiungere con le mogli, ma per legge debbono avere un’attività. Pagano l’affitto finchè non gli arriva la moglie e poi spariscono.
A mia suocera invece la pagano. Sono dieci anni che ci ha una famiglia di bangla in affitto, puntuali come le cambiali. Nun li vedi e nun li senti.
Eccerto. Sai mia sorella che ci ha un monolocale interrato su via della Rocca quanto era contenta? Le davano milleduecento euro, manco volevano il contratto. Solo che una volta gli ha ‘mboccato a casa per via di un tubo che perdeva e quella di sotto si lamentava, sai quanti ne ha trovati? Venti. Impilati come i piatti nella lavastoviglie. Se lo riaffittava di nascosta, la zoccola. Tutte moine, con quel punto arancione ‘n fronte e poi…
Ma questo è niente, qua sopra, al terrazzo condominiale dove si stendevano i panni, uno del palazzo d’accordo con l’amministratore, affittava i materassi a 5 euro a notte, ai bengalini. Compresa doccia col tubo dell’acqua del condominio. Ce ne hanno trovati cinquanta, tutti in fila sdraiati sul terrazzo.
Si l’ho saputo. Li ha denunciati Mario, quello al terzo piano. Sono arrivati i carabinieri, li hanno sfollati ma non gli hanno fatto niente. E stanno ancora in giro, chissà dove.
No, comunque il pakistano del pesce è serio. Ci ha pure il banco a Piazza Vittorio, me l’ha detto Luigi, il ferramenta. Lo conoscono là, vende più di tutti.
Eh si, certo, famoli arricchì alle spalle nostre. Mi dispiace ma io so’ italiano, nun ci vado, i soldi agli stranieri non glieli do’. Pure se al Carfour costa il doppio.
Ah no, perché il Carfour invece è italiano.
Vabbè, è della Ue, so’ sempre fratelli nostri, no come questi.
Nun gli dà retta, gli indiani so’ bravi, pacifici, non come gli africani. Io sto al Pigneto, vi ci farei vivere. Altro che puzza di pesce, là s’mbriacano e spacciano.
Che tristezza, Patrì. Te ricordi venti, ma pure dieci anni fa? Via Torpignattara era un gioiello. A Natale uscivi e ti si riempiva er core. C’era la tipografia, la pasticciera, l’orafo, i surgelati, la parrucchiera, le bomboniere, e che argento che ci aveva… Sempre gente, a tutte le ore. I negozi facevano i soldi veri, la sera uscivano coi borsoni, tutti contanti.
E che non lo so? Sai quanti anni ho fatto la commessa? Tutti me li so’ girati, marche belle, roba di qualità. Hanno chiuso tutti, se non fosse per sti pakistanti e bengalesi ti potevi suicidà. Se semo venduti tutto ai cinesi che ci fanno i locali co’ dietro le bische. Altro che bangla e fruttaroli, ci hanno fatto gli affari veri. Hai visto con che macchinoni girano i figli? Suv, mercedes, audi. Ma a parte sputa’ per strada, non ci hanno portato niente, anzi.
Manco fanno la differenziata, mortacci loro. Io ci sto attenta, poi arrivo ai cassonetti e tutta quella monnezza buttata, i mobili, i materassi, le buste ovunque, la frutta dei blanga, il pesce della coop, gli involtini primavera, tutto ci ritrovi.
Un vomito è. E’ un vomito.
Antonio Pizzola
Commenta per primo! "Luoghi comuni"