Era attesa in settimana la decisione sulla data del voto delle prossime elezioni regionali ed oggi è arrivata: 10 febbraio 2019. La decisione è stata presa di concerto dal vice presidente Giovanni Lolli e dalla presidente della Corte d’Appello dell’Aquila, Fabrizia Francabandera, sentito il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio. Una data davvero ostica per la nostra Regione visto il rischio di dover fare una campagna elettorale fra freddo e neve, che potrebbero aversi anche il giorno del voto.
Intanto arrivano le prime reazioni alla notizia, Lorenzo Sospiri, consigliere regionale di Forza Italia scrive: “Ho già chiamato i nostri legali per impugnare tale folle scelta al TAR come già avvenuto in altre Regioni. È scelta non condivisibile, non corretta, contraria al bene dell’Abruzzo, con evidente sperpero di denaro pubblico, la contrasteremo in ogni sede possibile”. Il centrodestra, ma più in particolare la Lega, aveva manifestato a Pescara sabato scorso per chiedere elezioni subito, evidentemente i duecento presenti non devono aver influenzato più di tanto i decisori. Nella coalizione si sta decidendo il nome del candidato e si fanno molti nomi, dal coordinatore regionale Lega Bellachioma, al consigliere regionale di Forza Italia Febbo al sindaco di Chieti Di Primio. La decisione verrà presa sui tavoli romani però, dove si contrattano anche la presidenza della Rai, la vice presidenza del Csm e le quote pubblicitarie. Alla fine fra i litiganti si sa che c’è sempre qualcun altro che gode e la possibilità è che in questo caso sia il “rinato civico” Di Stefano che sulla data delle elezioni scrive: “una scelta politica grave, che prolungherà di fatto l’agonia dell’Abruzzo, che prima è stato malgovernato e poi è stato abbandonato da D’Alfonso”.
Sul versante centrosinistra invece questa è una buona data. C’è bisogno di riorganizzare le truppe, ma soprattutto va dato a Legnini il tempo di preparare la propria “coalizione ampia”. Sempre che il vice presidente del Csm, finito il suo incarico a capo della magistratura decida di ritornare a dedicarsi alla sua Regione. Intanto anche il sindaco di Francavilla Luciani si è proposto per il ruolo. Nel Movimento 5 Stelle invece è già tutto deciso, le regionarie hanno parlato chiaro: sarà Sara Marcozzi la candidata grillina alla guida della Regione.
Savino Monterisi
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