L’avevano annunciato, e poi ancora di nuovo, ora pare che nel Pd siano pronti nell’analisi post elezioni 4 marzo quando la sconfitta per loro è stata più che sonora. Parla, quindi, il segretario regionale Marco Rapino di “cambiamento sincero e profondo, per dimostrare ai cittadini che abbiamo compreso i nostri errori e le nostre debolezze”. Il primo step è un nuovo coordinamento in vista non solo del congresso, ma anche e ancor di più per le prossime elezioni regionali. Si riparte da un nuovo organismo da presentare entro fine mese nel quale rientreranno “un vicesegretario, Renzo Di Sabatino, che ha già dato la sua ampia disponibilità, e di un coordinatore, Andrea Catena, anch’egli già a lavoro nelle vesti del suo nuovo ruolo politico. Insieme a loro ci saranno poi i quattro segretari provinciali e nove membri scelti fra gli amministratori e i dirigenti del Pd: Chiara Zappalorto, Camillo D’Alessandro, Sandro Mariani, Massimo Cialente, Michele Fina, Marco Presutti, Gianluca Fusilli, Giacomo Cuzzi e Cristiana Canosa”.
“La condivisione e la partecipazione sono i principi che hanno ispirato la direzione regionale nel chiedermi che nominassi questo nuovo organismo politico, e io ho lavorato affinché fosse il più rappresentativo possibile dei territori e delle varie sensibilità presenti all’interno del Pd” spiega Rapino aggiungendo: “Insieme lavoreremo per promuovere scelte più condivise e ampie possibile e per portare il centrosinistra unito alle prossime elezioni regionali”.
Volano auspici, promesse, aspettative e rassicurazioni dal segretario/coordinatore : “ll nostro popolo si aspetta molto da noi, cambiamenti importanti, e il tempo degli onori è scaduto. Ci vuole senso di responsabilità, umiltà e mi aspetto un Pd maturo all’altezza di una sfida difficile: ritrovare sintonia con gli elettori e gli alleati. Sono certo che sapremo riscoprire un senso di comunità e destino collettivo, mettendo tutto quello che abbiamo a disposizione”. Scelte e direzione da intraprendere saranno comunicate a breve conclude Rapino disegnando una immagine di sé come “soldato pronto ad attaccare i manifesti, scendere in piazza e offrire le mie idee per un progetto politico tutto da scoprire”. Di certo la battaglia sarà molto, ma molto ardua.
S. P.
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