Nuovo raid vandalico al Parco Fluviale, in completo stato di abbandono. Dopo la pulizia una tantum fatta a maggio da Comune, Cogesa e alunni di alcune scuole, nessun passo in avanti è stato fatto nella gestione della struttura, che dopo le brevi sortite di Slow Food e Muntagninjazz è tornato ad essere un’altra occasione sprecata per la città.
L’amministrazione comunale in due anni e più non è riuscita nemmeno ad intavolare una trattativa sulla gestione del parco. Dopo un’iniziale volontà di dotare il parco di un regolamento proprio e darlo in gestione ad associazioni ed enti che ne chiedevano l’utilizzo, l’amministrazione havirato sull’intenzione di dare in gestione la struttura al Cogesa, che nel frattempo si avviava a diventare una multiutility. In questo lasso di tempo in cui la questione è rimasta sospesa, sono arrivati i soliti ragazzini annoiati e hanno distrutto quel che potevano: qualche finestra e una porta. Nel retro della struttura la cabina contenente il quadro elettrico è sempre aperta rendendo il parco una struttura dove l’illuminazione può essere autogestita all’insaputa del Comune.
A pochi passi dal parco però c’è il Collettore turistico nel quale sono quasi stati ultimati i lavori e sul quale si è speso oltre 1 milione e 300 mila euro, dove solo le colonnine elettriche a disposizione dei caravan costano più di tremila euro ognuna. Il rischio grosso è che anche quell’area, senza un adeguata programmazione e gestione, possa finire nella stessa condizione del Parco Fluviale, ma è una condizione ipotetica che la città non può proprio permettersi vista la situazione generale. Fra qualche giorno, quando la sbornia estiva sarà finalmente stata smaltita, fra una turbolenza politica e l’altra, sindaca e assessori e consiglio dovranno iniziare a pensare anche a questa ulteriore faccenda.
Savino Monterisi
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