“Il collega Pettinari sciorina dati contabili estratti senza alcuna visione d’insieme. Per parte mia non posso che ribadire che a fronte di minori trasferimenti statali al settore trasporti, abbiamo garantito il servizio efficientando, con la fusione, il soggetto operativo TUA spa che chiude il suo bilancio depositato, altro che chiacchiere, in utile”
Maurizio Di Nicola, consigliere delegato ai trasporti replica alle affermazioni del consigliere Pettinari, che ha parlato del “più grande bluff della Regione Abruzzo sotto il governo di D’Alfonso”. Di Nicola ricorda tra le altre cose, la rete dei servizi minimi, attesa da più di 20 anni, e il piano strategico triennale, per eliminare sovrapposizioni, rivedere orari e adeguare le rotte di traffico alle nuove esigenze dell’utenza. “Inoltre, la società pubblica Sangritana (partecipata da TUA spa) scende nel libero mercato per competere, quale vettore interamente pubblico, con le imprese private in quelle relazioni di traffico dove la concorrenza eleva la qualità a favore dei cittadini, il tutto con mezzi più nuovi messi su strada per vincere questa competizione a mercato. Abbiamo ridotto il costo del servizio nelle aree interne sapendo che si tratta dei prezzi tra i più bassi d’Italia”.
“I numeri a lotto sparati dal collega, quindi, possono sbalordire solo i disattenti” sottolinea.
In merito alle dichiarazioni rese dal consigliere regionale Domenico Pettinari, prende parola, Alessio Giancristofaro, responsabile di gestione “è opportuno precisare quanto segue per voci di bilancio”. Sul personale si rileva che: “per quanto riguarda il numero dei dirigenti, da 10 del 2015, si sono ridotti a 9 nel 2016 ed a 8 al 1° settembre 2018; anche i quadri hanno subito una flessione da 55 del 2015 e 2016 a 52 del 2017 ed a 48 al 1° settembre 2018; il numero complessivo dei dipendenti ammontava a 1587 unità nel 2015, ridottesi a 1573 nel 2016 e a 1554 nel 2017, ma risalita a 1586 al 1° settembre 2018, oltre a n. 61 unità con lavoro somministrato”
Poi Di Nicola specifica, relativamente all’andamento dei costi esterni pre e post fusione, si illustrano i dati riferiti all’ultimo triennio Anno 2015: €. 52.286.000 Anno 2016: €. 42.440.000 Anno 2017: €. 41.900.000 . “Alla luce di quanto sopra, i numeri evidenziano che dalla fusione è risultata una riduzione di costi soprattutto sui fattori della produzione acquistati all’esterno che infatti si riducono di circa 10 milioni di euro”. Sui debiti totali i dati dell’ultimo triennio “appaiono piuttosto chiari e dimostrano come si sono ridotti di ben 22 milioni di euro circa Anno 2015: €. 78.236.000 Anno 2016: €. 71.900.000 Anno 2017: €. 56.150.000”. E specifica come, nonostante l’aumento delle tariffe, il valore medio di corsa semplice e di un abbonamento mensile risulti essere tra i più bassi d’Italia, il prezzo di un biglietto singolo è pari a 1,10 euro mentre nelle principali città italiane è pari ad € 1,50
“Senza soffermarsi sulle singole grandezze di bilancio, appare del tutto evidente che la migliore rappresentazione della solidità finanziaria aziendale è rappresentata dal fatto che nel 2017, a fronte di un taglio di risorse di quasi 11 milioni di euro rispetto al 2015”
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