Infrastrutture e sicurezza, l’attenzione e la richiesta di fare luce sullo stato dei viadotti autostradali, cresce. Controlli inadeguati e l’urgenza dei lavori, interviene in una nota Ansa il Mit, Ministero Infrastrutture e trasporti che spiega di “condividere la manifestata preoccupazione resa dal Nuovo Senso Civico Onlus sulla base delle poche visite eseguite da quest’Ufficio negli anni passati”.
Dunque, il Ministero risponde all’esposto presentato lo scorso 22 agosto dalle associazioni Forum H2o, Nuovo Senso Civico Onlus e Stazione Ornitologica Abruzzese, descrivendo il degrado delle pile dei viadotti lungo le autostrade A24 e A25, tra Roma, L’Aquila, Teramo e Pescara che dopo l’acclarato degrado delle pile dei viadotti, con copriferro ammalorati e ferri ossidati, chiedevano di conoscere lo stato di sicurezza dell’infrastruttura, attualmente in concessione alla società Strade dei Parchi del gruppo Toto.
Alla base delle mancate verifiche ci sarebbe la carenza di personale. “La drastica riduzione di personale di quest’Ufficio non ha consentito negli ultimi anni di effettuare visite ispettive adeguate per verificare lo stato di degrado delle infrastrutture assentite in concessione”.
“Controlli inadeguati, niente risposte possibili sulla sicurezza; si ammette il degrado e la necessità di urgenti lavori di manutenzione, anche ordinaria” fanno sapere in queste ore le associazioni “un quadro devastante e inquietante e parte l’appello alle 9 procure: La Procura di Roma, Avezzano, Sulmona, Chieti, Pescara, L’Aquila, Teramo, Rieti, Tivoli.
“Il Ministero delle Infrastrutture mette nero su bianco una vera e propria resa sul fronte della sicurezza delle autostrade A24 e A25 tra Roma, L’Aquila, Teramo e Pescara che presentano un pesante degrado dei viadotti”.
Un documento “sconvolgente” rimarcano “praticamente una vera e proprio resa dello Stato davanti a questioni centrali della vita quotidiana di milioni di persone che vivono o frequentano il Lazio e l’Abruzzo e che percorrono l’autostrada – spiega Augusto De Sanctis che aggiunge – Ricordiamo che seguiamo la questione autostrade da tempo e due anni fa avevamo anche divulgato la convenzione e gli allegati completi durante la vittoriosa campagna contro il faraonico progetto di Toto da 6,5 miliardi, che prevedeva trafori per decine di chilometri nelle montagne abruzzesi”
“Lo stato dei viadotti – sottolinea Alessandro Lanci, presidente di Nuovo Senso Civico – è sotto gli occhi di tutti, con ferri scoperti e ossidati e degrado del calcestruzzo; tutte questioni che ricadono nella manutenzione ordinaria. Davanti a questa evidenza e dopo questa lettera, pur prendendo atto di quanto dichiarato dal Concessionario che sostiene di aver speso circa 200 milioni di euro in poco meno di una decina in attività ordinarie di manutenzione, non possiamo più basarci solo sui comunicati stampa”
Indispensabile ricostruire lo stato dell’arte sugli investimenti straordinari previsti nel Piano Economico Finanziario vigente. Data la gravità della situazione, le associazioni ritengono che il Mit delle Infrastrutture debba procedere anche con una vera e propria “operazione trasparenza totale” che su tutte le carte. “A questo punto siano pubblicate sul sito Web del Ministero o almeno siano messe a disposizione le relazioni, le ispezioni, la rendicontazioni del concessionario, le relazioni dei collaudi delle opere, le lettere interne pregresse a cui fa riferimento il dirigente del Ministero delle Infrastrutture nella sua nota. Anche il Parlamento dovrebbe illuminare la vicenda con atti conseguenti”
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