“Le difficoltà dei nostri concittadini meno fortunati devono avere la priorità nelle attenzioni degli amministratori”.
Non c’è tempo da perdere, se il rischio dietro l’angolo è quello di un taglio alle risorse per il sociale e all’assistenza ai disabili, ed è per questo che il sindaco Antonella Di Nino torna sul tema delicato, e di primaria importanza per una comunità, quello delle politiche sociali che potrebbero essere raggiunte da nuove forbici. Così, la Di Nino e l’assessore Marianna Palombizio, dopo un mese di attese e solleciti verbali, hanno deciso di scrivere all’Ecad, di cui Sulmona è il Comune capofila, “affinché non perda più tempo e si muova secondo quanto concordato nell’ultima riunione del 25 luglio“
Nella lettera indirizzata all’attenzione del sindaco Casini, il primo cittadino di Pratola Peligna sollecita un intervento “Passato ormai un mese, e in mancanza di comunicazione da parte dell’ente capofila sulle iniziative concordate, siamo a richiedere formalmente di agire senza ulteriore perdita di tempo almeno nella direzione condivisa, dell’invio cioè del documento agli uffici preposti della Regione e del Ministero dedicato, intervenire rapidamente sottrazione di risorse possano ampliarele difficoltà dei comuni nell’assistenza ai disabili e nelle politiche sociali, con aumento delle spese per l’ente e per le famiglie”. Sulmona come ente capofila di 17 comuni dell’Ecad peligno, Municipio a cui il Comune di Pratola Peligna, rappresentato dall’assessore comunale Marianna Palombizio e dal funzionario Sabrina Alessandrini, aveva rivolto la necessità di relazionare la Regione Abruzzo e al Ministero delle Politiche Sociali, dunque scrivere in tempi strettisimi per chiedere la risoluzione.
Tempo, dunque, da ottimizzare per scongiurare ulteriori mannanie, la Di Nino specifica “L’assistenza ai disabili e le politiche sociali, per l’importanza che rivestono, non possono tollerare, infatti, né i tagli operati da chi dispone del potere decisionale in materia né i ritardi negli interventi di stimolo e pressione da parte degli enti che subiscono i disagi della ristrettezza delle risorse. Né tantomeno i ritardi dovuti a mere questioni di carattere politico, dovendo prevalere il buon senso amministrativo”
Tempo di agire, “Perché le politiche sociali oggi più che mai richiedono risposte e non possono più attendere”
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