Frammenti di piatti, caraffe, antiche ciotole rotte, ceramiche varie su supporti in legno. L’arte di Daniela Di Bartolo, autoproduttrice e naturalista di professione, si fonda sul riciclo di tutto ciò che incontra in natura, di quello abbandonato da qualcun altro che nelle sue mani trova una seconda vita. Pezzi unici, che richiamano tutti l’ambiente, raccolti nella mostra “Terra Madre. Storia di Amore e Passione per il Pianeta Terra”.
Dal titolo traspare forte la filosofia che guida Di Bartolo, intenzionata a donare un nuovo significato a quelli comunemente considerati rifiuti. E così tra uno coccio regalato, un altro ritrovato, prendono forma quadri ispirati alla natura, ai fiori, al suo orto, ai boschi, a Madre Terra appunto.
Tutto nasce nel 2007 in Cilento, la voglia di dare sostanza e senso agli oggetti abbandonati che poi nel 2010 le valgono il premio EcoShow nel concorso di Riciclo e Arte. Nel 2012 inizia il suo percorso nella raccolta di erbe spontanee iniziando a divulgare in giro per l’Italia le sue esperienze e conoscenze; diverse le esposizioni. Nel 2015 arriva in Valle Peligna, sua terra di origine, dove avvia con il compagno Werner progetti di autoproduzione ed etnobotanica continuando, contemporaneamente, a portare avanti la passione artistica.
Un incontro con la Sovrintendenza quest’anno ed il gioco è fatto, l’Ente le ha concesso una personale in un luogo particolare e prestigioso come il Palazzo Ducale di Popoli dove Di Bartolo esporrà dal 26 agosto al 2 settembre (dal lunedì al sabato dalle 10 alle 12.30) unendo alle sue creazioni anche la “Erbolario. Mostra Narrata delle Erbe spontanee”, “che nasce da un sogno di una notte, dall’amore per la Natura e quello per la fotografia” lo descrive l’autrice. Si tratta, infatti, foto scattate a piante e fiori utilizzate, in altre occasioni, per spiegare usi e proprietà delle erbe spontanee.
Un percorso, quello di Di Bartolo, umano e di profondo rispetto per gli esseri viventi che trova nell’arte una originale espressione.
Simona Pace
Commenta per primo! "Arte e riciclo in “Terra Madre”, pezzi unici di Daniela Di Bartolo"