Strada dei parchi: viadotti abruzzesi ok, ma il loro aspetto mette spavento

Dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, i nostri occhi si sono voltati in alto sui viadotti nostrani. Per quanto riguarda il ponte Capograssi di Sulmona sono state annunciate verifiche ad hoc dall’assessore Angelucci mentre sulla viabilità provinciale, dichiara il sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale Mario Mazzocca, sette ponti erano osservati speciali e sono stati tutti oggetto di intervento, ultimo il ponte di Acciano.

Per i viadotti autostradali invece Strada dei parchi ha concluso a giugno gli oltre 60 cantieri aperti sui 197 viadotti della rete abruzzese. Parliamo di messa in sicurezza urgente dopo i due grandi terremoti dell’Aquila del 2009 e del Centro Italia del 2016 e 2017. Nello specifico sono state applicate delle gabbie di acciaio antiscalinamento fra i piloni e l’impalcato su cui corre la strada, così in caso di cedimento dell’appoggio originale la strada si muove solo di qualche millimetro e non crea l’effetto scalino.

Assolutamente rassicurante il video che la società Strada dei parchi ha postato sul proprio sito dove si vede un ingegnere inespressivo, spiegare con molta calma il funzionamento delle gabbie antiscalinamento. Quello che però preoccupa è lo stato dei piloni dei viadotti che attraversano la Valle Peligna, in particolare quelli del viadotto Palazzo – nel Comune di Bugnara, alle spalle di Torre dei Nolfi – dove i lunghi sigari di cemento hanno un aspetto per nulla rassicurante. Il cemento esterno cede come fosse marzapane e ovunque sono esposti i ferri dell’armatura. Su alcuni piloni gli effetti del tempo sono più evidenti, su altri meno, ma praticamente su tutti si vedono i segni dell’usura.

Su questi però attualmente Strada dei parchi non ha programmato interventi anzi, per voce dell’ingegnere che spiegava il funzionamento delle gabbie, lascia intendere che c’è una soluzione per evitare interventi di manutenzione su tutti questi piloni: “Un ipotesi migliorativa, quella dei tratti in variante che bypasserebbe i ponti autostradali con una galleria a tre corsie che attraversa la montagna”.

Un progetto questo, già bocciato dal Ministero nel 2016 sul quale però Strada dei parchi non pare proprio mollare. Ultimo è stato il piano “segretissimo” da tre miliardi di euro che il Ministero ha ritenuto “non accoglibile”. Viene così da pensare che quei ferri esposti e i piloni in quelle condizioni hanno una giustificazione, una sorta di gigantesca ed inquietante moral suasion nei confronti della politica.

Savino Monterisi

2 Commenti su "Strada dei parchi: viadotti abruzzesi ok, ma il loro aspetto mette spavento"

  1. Se questi sono sicuri siamo a cavallo

  2. Nome dell’ingegnere e ordine di appartenenza! Fuori i nomi! Tutti devono sapere!

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