Interviene il manager della Asl, Rinaldo Tordera, sul caso del paziente obeso operato all’ospedale di Sulmona sostenendo che non c’è stato nessun rifiuto da parte dell’Azienda sanitaria – anche se nessuno aveva parlato di rifiuto -, in quanto il paziente sarebbe stato accolto all’Aquila e poi operato a Sulmona secondo criteri di gestione interna che vengono decisi in base alle situazioni contingenti come migliore soluzione per i malati.
“Non c’è stato nessun rifiuto da parte della nostra azienda tanto che il paziente, nella notte tra domenica e lunedì scorsi, è stato accolto immediatamente all’ospedale di L’Aquila dove era stato trasportato da Teramo col servizio 118. Il paziente, dopo essere stato accolto al San Salvatore è stato trasferito all’ospedale di Sulmona e sottoposto a intervento chirurgico. La gestione dei pazienti e il loro trattamento vengono decisi, in base alle situazioni contingenti, secondo un’organizzazione interna tra reparti che assicura la migliore soluzione del momento”
Resto ora soltanto da capire perché il reparto di chirurgia bariatrica – che cura specificatamente persone obese – era indisponibile per il paziente poi trasferito a Sulmona.
S.M.
Caro Direttore Generale Tordera,
faceva più bella figura nel dire che la “situazione contingente di oganizzazione interna tra reparti per assicurare la migliore soluzione del momento” è dovuta ad un problema di ferie da smaltire nel reparto di Chiurgia del P.O. di L’Aquila.
https://bit.ly/2MjMB71
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In Italia risuona di continuo l’allarme che mancano i medici ed urge riaprire le facoltà urbi et orbi, abolendo il numero chiuso. Non mancano né medici né infermieri, gli è che quelle che mancano di fatto, sono le assunzioni. Il personale che se ne va in quiescenza non viene regolarmente sostituito ed è così che le piante organiche ne soffrono. Quando è periodo delle ferie ,che sono diritto sacrosanto dei lavoratori, il problema si fa sentire,e si è costretti a chiudere i reparti,come da richiamo ,..bit.ly etc.postato da Temp,che ha centrato il problema, richiamando un articolo de Il Centro. Certo, la procedura è quella, ma non si capisce il perché ed il per come un paziente che ha bisogno di un intervento urgente, viene sballottato da Teramo a L’Aquilaa e da L’Aquila a Sulmona dove gli interventi barometrici si contano sulle dita di una mano,essendo quello di Sulmona un reparto di chirurgia generale. E non è vero che non ci sono infermieri, in un concorso in Lombardia su 30 posti si sono presentati in 3mila . Lo stesso dicasi dei medici.Basta andare a vedere in quanti sono nelle liste di attesa di lavoro, negli elenchi regionali. Di fatto, gli ospedali non assumono perché non hanno soldi e se c’è da risparmiare lo fanno a spese del personale non rinnovando contratti e non assumendo. E poi il popolo si lamenta.
Direttore Tordera,
spero voglia commentare al più presto anche questo caso di “organizzazione interna”:
https://bit.ly/2MXc8PC