SBiC: emerge la fragilità strutturale del finto civismo gerosolimiano

Prime reazioni alle dimissioni della sindaca Casini anche da SBiC, unico gruppo consiliare ad aver fatto dichiarazioni pubbliche fino ad ora sulla vicenda.

“Con le dimissioni – scrive SBiC in un comunicato – appare in tutta evidenza ciò che avevamo visto già dalla campagna elettorale: la fragilità strutturale del finto civismo orientato solo al potere. Già dall’inizio del mandato Casini appariva chiaramente un immobilismo politico-amministrativo dovuto al bisogno di un’intera maggioranza di attendere alle necessità e decisioni dell’ex assessore regionale Gerosolimo”.

“Dopo cinque fallimenti amministrativi consecutivi – continua il comunicato – la città intera deve prendere atto che non ci sono uomini o donne forti che possano d’imperio risolvere i problemi di Sulmona. È necessario invece che la comunità tutta diventi forte e partecipe così da imprimere alla città una indispensabile, nuova, vera spinta civica. Lavoreremo per questo nei prossimi mesi qualunque decisione definitiva venga presa dal Sindaco e dalla sua maggioranza”. Si toglie qualche sassolino dalla scarpa la lista del bene comune che proprio in campagna elettorale contrapponeva il metodo della partecipazione dei cittadini alla vita pubblica alla soluzione dell’uomo forte.

Ora bisogna vedere le prossime mosse degli attori chiamati in causa in quella che si sta lentamente trasformando in una partita di poker, dove ognuno cerca di fare la mossa che non si riveli in un passo falso.

S.M.

3 Commenti su "SBiC: emerge la fragilità strutturale del finto civismo gerosolimiano"

  1. Attenti. È proprio il “civismo” che non ha futuro, come proposta di prospettiva di governo a tutti i libelli. Da quelli locali, come li qualificate voi, a quelli nazionali casaleggiani o salviniani, sempre civismo sono, perché movimenti politici che nascono dal tentativo della tutela fi interessi minimali. Non si governa per somma di interessi ma per visioni, prospettive e progetti.

  2. Attenti. È proprio il “civismo” che non ha futuro, come proposta di prospettiva di governo a tutti i livelli. Da quelli locali, come li qualificate voi, a quelli nazionali casaleggiani o salviniani, sempre civismo sono, perché movimenti politici che nascono dal tentativo della tutela fi interessi minimali. Non si governa per somma di interessi ma per visioni, prospettive e progetti.

  3. bene,visione con prospettive certe,realizzabili,quindi progetti,piani,possibili concreti,
    attuabili,per gli scopi,il fine dell’Interesse generale di cui ” i tributi” richiesti ai Cittadini,nei principi delle controprestazioni, doveri e diritti,come accade in tutte le Democrazie del Mondo,tranne nella nostra,unica nell’Universo,le ragioni? gia’ denunciate circa 40 anni fa,su tutti due nobili della politica,Aldo,Enrico,la Questione morale,mai risolta…la particrazia controlla tutto,i partiti hanno occupato lo Stato e le Istituzioni,enti locali,
    periferici,assicurativi,previdenziali,culturali,banche,ospedali,universita’,aziende pubbliche,
    mezzi di informazione,ecc,ecc i partiti sono macchine,centri di potere e clientele,gestiscono interessi disparati,contradditori,loschi…senza nessun rapporto con le esigenze,bisogni,
    aspettative dei Cittadini,lontani dal perseguire l’Interesse,il bene comune, generale…ormai sono formazioni per lottizzare e spartire,nell’interesse del partito,della corrente,del boss,
    del sotto boss a cui si deve la carica,e’ solo un mercimonio per i ritorni particolari degli uomini del partito di riferimento,questa e’ la nostra realta’,il nostro dramma,il problema,la zavorra,la palude,la rovina,la catastrofe,ecc una patologia unica al Mondo,la terapia esiste,rimedio molto semplice,facile,rapido efficace: cacciare i politici,i partiti , i loro indicati dalle Istituzioni, realta’ in tutte le Democrazie evolute del Mondo,o no?

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