Era stato un Consiglio comunale tutto sommato tranquillo, dopo che quello scorso era saltato prima di cominciare, invece proprio sul finire s’è acceso riportando alla ribalta la crisi – mai rientrata – della maggioranza. Prima Ramunno con un’invettiva: “Sindaca prendi atto della crisi” che suona come una richiesta di dimissioni, poco dopo invece, durante l’intervento di Pingue interrotto da Di Masci, la sindaca ha preso la parola sottolineando la fine del suo contributo alla seduta, salutando tutti e abbandonando anticipatamente i lavori. Di Masci stava attaccando proprio la sindaca per l’evidente situazione di crisi della maggioranza (guarda video -E la sindaca se ne va- nella sezione “de visu”).
La domanda di attualità presentata dal consigliere Tirabassi sulla questione Agir era passata tutto sommato lasciando indenne l’amministrazione, la sindaca aveva dato la sua versione denunciando la spartizione dei posti fra centrodestra e centrosinistra, mentre secondo la prima cittadina il centrodestra peligno aveva avuto nell’occasione Agir modo di vendicarsi con i civici dopo lo strappo subito in seno al Cogesa. Tirabassi ha trasformato poi la domanda di attualità in interpellanza perché la risposta non era stata soddisfacente. La discussione è continuata sulle variazioni di bilancio che sono state votate in maniera compatta dalla maggioranza, mentre sempre Tirabassi ha ricordato alla sindaca che l’atto andava votato entro il 31 luglio e per questo c’è stato un richiamo del prefetto.
All’unanimità si è votata invece l’istituzione del registro per il testamento biologico, mentre sul cambio di destinazione d’uso dello chalet di Sant’Onofrio la minoranza ha abbandonato polemicamente l’aula perché non condivideva i termini della delibera. A mantenere il numero legale c’ha pensato il consigliere Di Masci che si è astenuto mentre la maggioranza dato parere positivo in maniera compatta. Maggioranza unita anche sul Regolamento per il funzionamento degli uffici, presentato in aula dall’assessore Mariani, dove la minoranza si è astenuta.
Durante la discussione era esplosa la prima mina della giornata con Ramunno, mentre sulla successiva discussione in merito all’ospedale – dove il consiglio ha lavorato congiuntamente per chiedere che venga riclassificato il nosocomio peligno come di primo livello – c’è stato l’abbandono della sindaca che non ha votato l’atto, passato all’unanimità senza però il sì più importante, quello della prima cittadina.
A questo punto, un po’ come nel Gioco dell’oca, si ritorna al punto di partenza, con una riunione fra i gruppi di maggioranza prevista per inizio settimana dove si proverà per l’ennesima volta a fare il punto. Lì bisognerà vedere le mosse della Casini, se si dimetterà come gli chiedono ormai pubblicamente in Consiglio i suoi o se imperterrita, proseguirà nel mandato che i cittadini e le cittadine sulmonesi le hanno assegnato, senza dimenticare però, che la posta in palio diventa giorno dopo giorno più ingente.
Savino Monterisi
Buongiorno,Visto che non è la prima volta che “la Sindaca preferisce abbandonare l’aula per recarsi altrove non sarebbe opportunotuno tenere il consiglio dove lei spesso preferisce recarsi?😁😁😁😂
Forse é arrivato il momento di far sapere alla signora casini che anche la maggior parte dei cittadini attende con ansia le sue dimissioni.. Quelle vere 😏