Manca l’acqua da una settimana, coltivazioni a rischio. Il Consorzio: “Fate una denuncia”

Da una settimana i campi agricoli nei pressi dell’ospedale di Sulmona sono senza acqua e nessuno, al momento, sa dare una risposta a questa mancanza che a quantificarla consiste nel mettere a richio la raccolta agricola di circa sette campi coltivati proprio lì nei pressi. Si tratta, nello specifico, della zona in cui è stato edificato il nuovo parcheggio a supporto dell’ospedale SS. Annunziata dove, ancora prima della “cementificazione”, passava un piccolo ruscello, gestito per l’irrigazione agricola dal consorzio di bonifica Aterno Sagittario, intubato a seguito dei lavori e grazie al quale fino ad una settimana fa era stata garantita l’irrigazione. Ora nessuno capisce bene il motivo ma il fatto è che da lì acqua non ne esce più e non bastano le piogge degli ultimi giorni a garantire la resa. Si ipotizza, ad esempio, l’otturazione del canale a causa dell’ingresso di qualche animale (già è accaduto tempo fa quando hanno tirato fuori un cane morto) o altro materiale che ostruisce il canale stesso che pare non abbia le grate necessarie ad evitare situazioni di questo tipo, o lavori fatti male. La verità non si sa da che parte sta, fatto è che i proprietari per risolvere il problema a qualcuno devono pur rivolgersi.

Dal Consorzio, dopo una serie di segnalazioni e giuste lamentele, sono arrivati al punto di rispondere, a coloro che, si sottolinea, per l’uso di quelle acque pagano le tasse, di “denunciare”, così in generale. Chi denunciare, dove, quando, come, perchè, però, nessuno lo sa e se si prova ad ipotizzare, sempre telefonicamente, una denuncia al consorzio stesso (considerata la sua competenza in materia) allora la risposta è una bella cornetta riagganciata in malo modo.

Sta di fatto che al danno, ossia le coltivazioni che vanno a male, si aggiunge la beffa della maleducazione. Il responsabile del Consorzio per questi casi è il geometra Antonio Giustino che, al momento, preferisce non rilasciare dichiarazioni in merito, non prima, almeno, di aver sentito il direttore super pagato o il presidente.

Simona Pace