L’elicottero della Protezione civile regionale, acquistato finalmente quest’anno dalla Regione verde dei parchi (che era tra le poche a non averlo), staziona ormai da qualche giorno a Sulmona e qui resterà per tutto il tempo necessario, pronto a volare dove ce ne sarà bisogno, sperando che non ce ne sarà bisogno. E poi ancora venti nuove persone formate contro gli incendi boschivi dalla Protezione civile di Sulmona che ha anche acquistato due nuovi mezzi e una rete che, questa volta, si spera, non può proprio sgarrare in caso di necessità.
Dal tavolo per la sicurezza (ovvero il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza) tenutosi oggi all’Aquila e richiesto dal sindaco Annamaria Casini, dopo l’ultimo episodio di incendio ai piedi della montagna, è venuta fuori “la rassicurazione del prefetto – spiega l’assessore Antonio Angelone -. E’ stata l’occasione per confrontarci e per verificare non solo la rete dei soccorsi, ma anche quanto si è fatto in questo anno dopo l’incendio devastante del 2017”.
Oggi, alla vigilia di quell’anniversario, c’è almeno la consapevolezza che con il fuoco non si scherza e che per fronteggiare gli incendi boschivi serve soprattutto la formazione. I vigili del fuoco hanno così annunciato di aver programmato una serie di esercitazioni, mentre corsi di formazione sono stati fatti anche a livello regionale, tra i dipendenti del Parco Majella e tra le forze dell’ordine.
“Avvieremo anche degli incontri con la popolazione – continua Angelone – per sensibilizzarla al problema e soprattutto istruirla all’emergenza”. Perché si sa che la mano dei piromani o dei delinquenti con doppi fini, va fermata non solo con gli “idranti” e i Canadair, ma con la presenza e il controllo del territorio che deve essere capillare e deve coinvolgere tutti.
I controlli, quelli ufficiali, saranno in questi giorni invece intensificati da parte della guardia di finanza e della polizia provinciale, perché questo è il periodo più a rischio, anche se le previsioni meteo, che annunciano almeno due settimane di brutto tempo, lasciano sperare se non in una tintarella perfetta, almeno in un bosco salvo.
Nella foto un bel tavolo: sindaci,consiglieri,gente importante delle istituzioni,ufficiali superiori.Quello che mi rallegra,la presenza di alti ufficiali dei carabinieri. Corpo di élite delle nostre forze armate. Con i carabinieri,sono sicuro che questa volta i piromani, avranno quello che si meritano. Ah,averci pensato prima! Sempre con il senno di poi.