È stato definito, dopo indagine di mercato, l’elenco degli operatori economici che saranno contattati per l’allestimento di alcune stanze di quello che dovrebbe diventare un nuovo museo cittadino: Spazio Ovidio, nell’ex Convento di Santa Caterina. Dei 250 mila euro messi a disposizione dalla Camera di commercio una parte è già stata spesa per completare i lavori strutturali, che sono stati portati a termine. Restano circa 190 mila euro che verranno spesi per gli arredi del piano terra e di due stanze al primo piano. C’è da sottolineare che questa parte dell’ex convento non è quella che riguarderà strettamente il museo. Al piano terra infatti è previsto un punto ristoro/bar mentre le due stanze al primo piano dovrebbero essere riservate per attività complementari al museo.
Tutta la parte rimanente del primo piano è quella destinata a quello che sarà il museo vero e proprio, anche se per allestirla non ci sono i soldi. Come spiega l’assessore alla Cultura Alessandro Bencivenga: “Stiamo trovando i fondi per l’allestimento del museo anche se il progetto così come inizialmente concepito è stato in parte rivisto perché nel frattempo sono passati diversi anni ed anche la tecnologia è cambiata parecchio”. Dovrebbe venir meno quindi l’impianto del museo multimediale così come concepito in prima istanza, al suo posto Bencivenga vorrebbe qualcosa che si avvicini a quello che è il Museo Casa di Dante a Firenze, uno spazio soprattutto didattico dove Dante è il punto di partenza per un lungo percorso nella lingua italiana e nella nostra cultura.
Tutto ovviamente è condizionato ai fondi però, che non ci sono. Il comune li sta cercando in alcuni stanziamenti che la Regione dovrebbe fare per la città di Ovidio, ma al momento non vi è alcuna certezza. Quello che invece è certo è che uno degli elementi più importanti di quelle che sarebbero dovute essere le celebrazioni del Bimillenario Ovidiano è venuto meno, addensando nuvole sul bilancio della manifestazione che non può certo essere definito soddisfacente.
Savino Monterisi
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