I fiori sono arrivati a imbellettare quelle transenne che presidiano una porzione di Palazzo dell’Annunziata. Il suggerimento di un cittadino per ripristinare un minimo di decoro su un complesso monumentale vanto cittadino. Il tempo passa su quei presidi di sicurezza che come guardie del corpo proteggono l’area, e tra poco assieme ai fiori potrebbe arrivare pure una targa a ricordare i giorni (due anni) di quelle transenne che a naso staranno lì per parecchio ancora.
Gira che ti rigira, il film sembra essere già visto, dai tempi pre Angelone che almeno cerca di lenire la bruttezza e la precarietà con un tocco floreale, ma la pellicola ricorda un altro lungometraggio, quello di una gradinata pochi metri più in là, Santa Chiara che di compleanni ne ha visti circa 10, ora in procinto di vivere una bianca lapidea vita.
Torniamo alle transenne che stanziano lì dai tempi del concio ballerino dopo il terremoto di Norcia del 2016, concio che si è spostato, come specifica l’assessore, di parecchi centimetri dalla sua sede naturale. Ed è per questo che l’intervento da eseguire dovrà per forza interessare tutta la lunghezza del cornicione e una parte anche del tetto posteriore. Toccherà farsene una ragione, di tempo ce ne vorrà “Quindi – sottolinea Angelone – per buona pace di tutti non ci sono le condizioni di sicurezza per i passanti per una eventuale rimozione delle transenne”. Un intervento non da poco, stimato per circa 600 mila euro e la proprietà del complesso dell’Asp2 “Casa Santa dell’Annunziata” ha provveduto ad inoltrare il progetto e una relazione alla Regione per finanziare l’opera.
L’assessore ricorda la rimozione delle altre transenne, come quella di via Gramsci (risultato ottenuto anche grazie all’Agenzia del Demanio) e della volontà di procedere in questo senso anche per l’Annunziata. Certo, quando sarà possibile. In una città che viaggia in transenna, quando c’è, quando ne dispone una.
Anna Spinosa
bene,anzi male,l’azienda pubblica di servizi alle persone asp 2 sulmona ,pur ricevendo notevoli contributi pubblici non” pubblica” i bilanci,obbligo di legge,tracciabilita’
,rendicontazione,giustificazione dei denari ricevuti,oltretutto i beni immobili incluso
il palazzo in questione rimangono privati,tutti i “pigionanti” pagano regolare canone,nessuno e’ a titolo gratuito…ora addirittura un progetto finanziato dai contribuenti…quindi oltre a pagare l’uso ,ora anche la manutenzione,facile,facilissimo con bilanci tenuti rigorosamente ed illegalmente “segreti”….fallimentari? Forse “occorre”,e’ il caso di usare la penna vera,quella che fa male,troppi i pennivendoli,o no?