Divieto di sosta davanti casa, la Puglielli ricorre all’Anac

Un divieto di sosta davanti casa che non convince molto l’avvocato Catia Puglielli referente del Tribunale del Malato, residente interessata, che sulla questione vuole vederci chiaro.

La situazione, come riferisce la Puglielli, riguarda proprio la strada davanti la sua abitazione, strada che non dispone di parcheggi pubblici ma ricca di buche, in cui l’avvocato, la sua famiglia e i cittadini che si rivolgono al suo studio legale per le questioni sanitarie, molti con problemi di deambulazione o in carrozzella, lasciano le auto. Loro, come, a quanto pare, anche altri residenti che parcheggerebbero le vetture per questioni di logistica, dato che nella zona non c’è possibilità di posteggiare

Andiamo ai fatti di una vicenda “che sembra tragicomica”: In seguito ad una segnalazione e un’istanza depositata da un residente che avrebbe chiesto di rivedere la viabilità, i vigili si sono recati in zona Badia “Caprareccia”, per verificare se le auto lì parcheggiate costituissero o meno un disagio. A quanto riferisce la Puglielli, come constato dagli agenti, problemi non ne cagionerebbero ma il quarto settore avrebbe deciso ugualmente di procedere perché quella porzione di strada non è adibita a parcheggio ma è un’area verde seppur adiacente la villetta di proprietà della Puglielli. Ora la questione sottoposta dall’avvocato del Tdm è che il divieto rischierebbe di interessare solo ed esclusivamente lo spazio davanti casa sua anche se nei fatti la lingua di terra definita verde in questione, interesserebbe anche altre abitazioni. Una cosa che ha lasciato basita l’avvocato, ex presidente della Casa Santa, che ha deciso di ricorrere all’Anac, pronta a formulare un’azione di autotutela perché quell’atto le sembrerebbe ambiguo,  “vale solo per me insomma e non per la collettività”  invitando a pubblicare l’atto eseguito a farlo diventare pubblico, in virtù della trasparenza che sembrerebbe mancare al Comune incalza la Puglielli che di certo non starà in silenzio “Mi chiedo – conclude la responsabile del Tdm – Come mai tanta tempestività per creare disagio ad una famiglia che non dà nessun fastidio mentre dobbiamo aspettare anni per avere le strade sicure”.