Riavviata una nuova fase di contrattazione sulla questione operatori sanitari Asl 1, dopo la sottoscrizione del Ccnl del comparto Sanità, del 21 maggio 2018 e dopo anni di blocco stipendiale e restrizioni normative. Le sigle sindacali unite, Cgil, Cisl e Uil hanno definito un accordo sindacale per permettere a tutti i lavoratori dell’azienda sanitaria L’Aquila -Sulmona- Avezzano, di poter partecipare alla selezione per l’assegnazione, nel biennio 2018/2019, delle progressioni economiche orizzontali (fasce).
All’interno del tavolo di trattativa sono state quindi definite le condizioni per poter attribuire le progressioni, dunque gli aumenti retributivi, alle categorie più deboli dei lavoratori, partendo da quei lavoratori che non hanno mai effettuato una progressione dopo molti anni di servizio, dai lavoratori che da più tempo non la effettuano e da quelli che sono prossimi alla pensione.
Complessivamente nel solo anno 2018 verranno attribuite le progressioni a 1266 lavoratori, pari a circa il 60% del personale del comparto, mentre la restante parte effettuerà tale progressione nel 2019. Un dato importante, il numero di progressioni e l’aumento medio della retribuzione, utile ai fini pensionistici, pari a circa 70 euro mensili, che si andranno ad aggiungere agli 85 euro medi mensili già attribuiti con il rinnovo contrattuale.
“Continuerà l’impegno delle scriventi OO.SS. per tutelare gli interessi anche di tutti i lavoratori precari attraverso una richiesta di incontro alla ASL, finalizzata alla verifica dei tempi e delle procedure per la stabilizzazione del personale precario – specificano i sindacati che concludono – Allo stesso modo continuerà l’impegno per il miglioramento delle condizioni lavorative di tutto il personale partendo dagli spazi di contrattazione riaperti dal rinnovo contrattuale”.
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