Memoria, cura del presente e progettazione del futuro. La cultura locale, per Futuro comune, si basa su questa semplice quanto significativa formula. Ed ecco la spiegazione e le idee inserite nel programma del candidato sindaco Gaetano Di Cioccio.
Memoria. Sarà recuperata e promossa grazie all’allestimento del Museo Peligno, puntando sull’importanza del poliedrico studioso pratolano Antonio De Nino e su vecchi scatti fotografici del paese e dintorni. In questo contesto trova spazio l’idea di uno studio sul dialetto provando, tra le altre cose, anche a valorizzare il Museo Etnografico Missionario come “Centro di Integrazione Interculturale”. Non mancano pittura e scrittura nel programma, ai quali si guarda nell’ottica della valorizzazione delle produzioni pratolane, una sorta di “Salotto letterario pratolano” con un occhio di riguardo alle “tesi pratolane”.
Presente. L’attenzione qui si sposta sulle associazioni operanti in paese alle quali si vuole mettere a disposizione il “Salotto delle associazioni”. Anche il bellissimo teatro comunale, nel presente, deve avere una sua collocazione culturale certa, per questo l’idea è quella di istituire una Camerata Musicale Pratolana, una stagione teatrale , un Cineforum e il “giovedì pratolano”. Si tratta, per quest’ultimo punto, di un appuntamento che si candida a divenire il luogo in cui organizzare incontri a tema, conferenze autogestite e programmate, libere espressioni di comunicazione da parte dei cittadini e delle scuole, siano di danza canto o quant’altro. Ed ancora l’estetica e la cura dei luoghi attraverso concorsi stagionali programmati da un apposito sportello comunale. E la qualità? Diventa essenziale quando si parla di eventi come “PratolaèPoesia” dove all’arte poetica si intende abbinare itinerari calendarizzati, anche musicali, in luoghi topici del paese come vie e campagne. Torna il pallino del vecchio mulino, una delle porte d’ingresso a Pratola, all’interno del quale Futuro Comune avvierà il recupero del Museo delle Tradizioni.
Futuro. Questo capitolo del programma elettorale si lega alla formazione e ancor di più all’istruzione. Via, dunque, a “Pratolacresce”: la promozione di tesi pratolane, come già accennato, e la cura del centro storico coinvolgendo le scuole di ogni ordine e grado. Progetto madre al quale il gruppo di Di Cioccio prevede di abbinare altri interventi culturali: il “Parco Progetti”, ad esempio, una serie di “concorsi di idee” per la riqualificazione degli ambiti cittadini e del territorio; l’attivazione di sistemi di crowfunding e fundraising, (ArtBonus ecc.) per i progetti migliori (anche minimi); l’attivazione di “centri del riuso” a gestione comunale con personale qualificato e con sistema a “punteggio”, per lo scambio non monetizzato di oggetti e servizi; l’attivazione di un “centro di comunicazione” istituzionale; il coinvolgimento dei “Pratolani nel mondo” attraverso scambi culturali ed enogastronomici e l’istituzione, infine, di una agenzia comunale per i rapporti con i pratolani nel mondo, “PratolaOltre”.
Sullo sport torna forte l’esigenza di esperire un bando per l’assegnazione dell’impianto di via Codacchio agevolando l’apertura di un chiosco che, oltre a fornire un servizio, potrebbe contribuire alla valorizzazione e vivibilità del sito. Fondamentale, soprattutto alla luce degli importanti risultati calcistici ottenuti dalle squadre pratolane, diventa l’adeguamento dello stadio Ricci. L’intenzione è quella di partecipare ad un bando regionale atteso a breve, dedicato proprio all’impiantistica sportiva. Spina nel fianco della Pratola sportiva: il palazzetto di via Spinelle, attualmente abbandonato e con una storia particolare alle spalle, che potrebbe benissimo ospitare, secondo Futuro Comune, un Centro Federale per le discipline sportive riconosciute ed affiliate al CONI.
Simona Pace
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