Treni: cambiano gli orari, ma nessuno lo sa

 

Cambiano gli orari ma nessuno lo sa e per i pendolari, chiaro, questo diventa un bel problema soprattutto quando da raggiungere c’è il proprio posto di lavoro a distanza di chilometri e poco tempo per correre ai ripari. Una giornata di ordinario disagio purtroppo. Il mese scorso un increscioso episodio è avvenuto alla stazione di Sulmona quando una  pendolare si è ritrovata senza treno mattutino, quello che in pratica aveva preso fino al giorno prima. Nuovi orari estivi per il sabato e nessuna comunicazione nei fatti, se non gli aggiornamenti sulla bacheca d’ingresso alla stazione che, si sa, chi prende il treno quotidianamente non guarda neanche più.

Insomma nessun avviso fisico, “Diversamente da quanto avviene in altre stazioni come quella di Pescara dove per qualsiasi cambio orario fanno delle vere e proprie comunicazioni visibili all’occhio” spiega Stefania Del Monaco. Ma non è finita qui perchè Stefania oltre a chiedere più volte ai dipendenti Trenitalia lì sul posto perchè mai il treno ancora non arrivasse, senza ricevere risposta, ha provveduto anche ad una segnalazione via chat con l’apposito form. Esposto il problema, la mancanza del treno delle 6.40 per L’Aquila e il cambio di orari senza nessun preavviso, si è vista chiudere la chat di conversazione dall’operatore. Allora se  al disagio si può passare su e pazientare, la mancanza di umanità ed educazione non contemplano alcuna comprensione. D’altronde quello che chiede Stefania, e con lei tanti pendolari che raggiungono per lavoro le città vicine di L’Aquila e Pescara,  è solo “un’apertura al dialogo, alla conoscenza, alla partecipazione positiva tra utenti e ferrovie” perchè se gli imprevisti, i ritardi, i disguidi possono accadere, la disponibilità verso il prossimo non deve mai mancare. Come è avvenuto in questo caso.

Un esempio questo dei disagi che regolarmente si creano con l’arrivo dell’estate quando con la giustificazione della manutenzione dei binari si cominciano a tagliare le corse. “Partiamo prima e arriviamo più tardi” specifica Stefania che anticipa i cambi previsti per luglio e agosto con il treno per l’Aquila che avrà come capolinea Paganica sostituito con una navetta per raggiungere il capoluogo. “Un’apertura al dialogo”, dunque, affinchè si possa arrivare a soluzioni tali da soddisfare pendolari e lavoratori del trasporto su ferro che, alla fine dei conti, si ritrovano ogni giorno fianco a fianco.

Simona Pace