Arriva la replica della Casini al Pd cittadino, che sembra più che altro indirizzata al suo assessore regionale alla Sanità, Silvio Paolucci, intervenuto nei giorni scorsi in città per illustrare i successi avuti nel settore sanitario. Per la sindaca il Pd è arrogante e senza ritegno se pensa che la gente abbia dimenticato le lungaggini per la realizzazione del nuovo ospedale, ancora da inaugurare. Poi attacca i parlamentari che “all’opposizione presentano, con una quanto meno tardiva azione politica, disegni di legge contro la loro stessa legge Lorenzin, che prevede il depotenziamento degli ospedali di provincia, fortemente voluta, votata e difesa dal Governo Renzi”.
Per la Casini solo grazie all’azione dell’allora assessore regionale Andrea Gerosolimo sul Piano Sanitario del 2016, si è scongiurato il peggio per l’ospedale peligno. “Ospedale che – continua la sindaca – malgrado abbia perso negli ultimi dieci anni numerosi primari, mai sostituiti, è riuscito a conservare tutti i servizi compreso l’UOC di Rianimazione e il Punto Nascita, con addirittura un aumento dei posti letto e finalmente si è riusciti a fare il concorso di primario di Anestesista. Questi sono fatti che nessuno può disconoscere. Nel bilancio presentato vengono omesse le carenze di personale, soprattutto quello medico, e di risorse strumentali (stiamo ancora aspettando la risonanza magnetica annunciata nel 2016) e non viene chiarito quante delle oltre 200 unità previste dal piano assunzionale aziendale saranno assegnate in Valle Peligna”.
Infine arriva la punzecchiatura della sindaca ai danni del Pd in crisi di consensi: “Capisco che le bocciature elettorali possano disorientare, ma per superare questa fase e recuperare il terreno perduto il Pd cittadino dovrebbe cambiare strategia evitando di esercitarsi in farneticanti comunicati di scarso senso logico per di più cercando inutilmente capri espiatori. Dovrebbe più onestamente imparare dai suoi errori, prima di tutto riconoscendoli, e poi costruendo proposte finalmente adeguate ai bisogni dei cittadini”.
Resta una situazione precaria per il nosocomio peligno, fra inefficienze, reparti sguarniti di personale e macchinari che non funzionano. Nulla di nuovo per cui indignarsi potrebbe sostenere qualcuno, peccato che tutto questo venga fatto sulla salute e la vita delle persone.
S.M.
Cara Sindaca le sue armi politiche quanto dialettiche sono totalmente spuntate.
Risponde o meglio attacca (meglio dire ci prova) su altri fronti, ma non da risposta sul perchè solo Sulmona sia stato l’unico comune regionale, ma forse nazionale ad aver votato il declassamento dell’ospedale, lo userà forse come cavallo d battaglia nelle prossime elezioni comunali?
Basterebbe solo questa risposta per chiarire la posizione dell’amministrazione sul catastrofico decadimento del nosocomio.