Fibra e scavi selvaggi, pioggia di multe

Una città groviera e non solo a causa della pioggia e della scarsa manutenzione, ma anche per i lavori che da mesi, ormai, imperversano in ogni angolo per l’interramento della fibra ottica. Una infrastruttura necessaria e indispensabile, come ci si è potuti rendere conto due settimane fa quando improvvisamente mezza Sulmona è rimasta senza connessione, ma la cui realizzazione ha ridotto le strade in percorsi di guerra.
Colpa, principalmente, della ditta incaricata agli scavi dai diversi gestori che non è stata in questi mesi proprio un esempio di precisione nei ripristini stradali.
Così la polizia municipale, anche sollecitata da una richiesta del consigliere Andrea Ramunno, ha presentato il conto ai proprietari della “ruspa selvaggia”: oltre dieci verbali elevati per circa 10mila euro di contravvenzioni che la ditta, proveniente dalla Campania, dovrà ora versare nelle casse comunali.
L’invito è ovviamente anche quello al ripristino dei luoghi, perché quei solchi più o meno profondi e più o meno lunghi, attraversano ormai tutta la città: dalla zona nuova, a Porta Napoli, passando per il centro storico.
L’opera di perforazione delle strade, d’altronde, durerà ancora molto tempo, perché la banda larga è una priorità nazionale che lo Stato finanzia e che per questo ha subito negli ultimi mesi un’improvvisa accelerata.
E spesso ad andare così veloci, fuori dalla Rete web, si incappa in qualche errore, come quello appunto di due settimane fa quando è stato tranciata una dorsale della Fastweb che ha provocato un blackout di tredici ore per quasi 50mila utenti. Un danno “virtuale” i cui effetti si vedono e si sentono anche “nel mondo di sopra”.