Come nelle amministrative dello scorso anno quando ad Avezzano e a L’Aquila i candidati sindaci di centrosinistra in largo vantaggio al primo turno, persero al ballottaggio, ieri a Teramo il copione si è ripetuto a parti invertite perché Gianguido D’Alberto – candidato del centrosinistra – ha ribaltato il risultato del primo turno delle elezioni teramane vincendo al ballottaggio. Il neosindaco di Teramo che al primo turno si era fermato al 21.13% con 6.492 voti, ha sconfitto Giandonato Morra – candidato del centrodestra – che con 10.638 voti, il 34.62%, del primo turno era dato per favorito. Nel ballottaggio di ieri D’Alberto ha quasi raddoppiato i propri consensi con 12.205 voti, contro i 10.713 di Morra che ha sostanzialmente riconfermato i voti del primo turno.
A Teramo il centrodestra paga le divisioni scontate negli ultimi anni che l’hanno visto arrivare al voto con due candidati sindaci che non hanno trovato una sintesi al ballottaggio. Nel voto era stato coinvolto al primo turno anche Abruzzo Insieme, il neonato movimento civico dei tre consiglieri regionali Gerosolimo, Di Matteo e Olivieri che aveva ottenuto il 3.05% con 909 voti.
Per D’Alberto è una vittoria che ha dell’incredibile: “È accaduto qualcosa di straordinario, miracoloso, insieme possiamo scrivere una storia diversa per Teramo”.
Tutt’altra storia invece nel ballottaggio di Silvi dove si affrontavano Francesco Comignani per il centrosinistra e Andrea Scordella per il centrodestra. Al primo turno erano arrivati appaiati rispettivamente con il 35% e il 33%. Al ballottaggio si è imposto Scordella con il 55% risultando il primo sindaco leghista eletto in Abruzzo.
S.M.
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