È stato presentato ufficialmente oggi Rinnovamento Democratico, movimento politico lanciato da nove sindaci di piccoli comuni del Centro Abruzzo che ha l’ambizione di essere una voce autorevole nel centrosinistra regionale. Accomunati dai medesimi problemi che attanagliano le Aree Interne e dalla forma mentis culturale dichiaratamente di centrosinistra, i sindaci provano a fare rete per avere maggiore forza all’interno della politica.
Territori abbandonati, servizi eliminati, giovani disinteressati o che emigrano e un’assenza assordante della politica regionale, questi gli argomenti che i sindaci di Pacentro, Cansano, Pescocostanzo, Castel di Ieri, Opi, Alfedena, Corfinio, Castelvecchio Subequo e Scontrone – che però non era presente – hanno rilanciato oggi nella sala della Comunità Montana.
Hanno un’ambizione grossa: quella di far tornare la politica nei territori, la cosa che più colpisce dai loro discorsi infatti è proprio la parola “politica” che, dopo essere stata a lungo bistrattata, torna ad essere usata in senso positivo. Un movimento che si ispira ai valori costituzionali, che si pone in forte antitesi contro l’altro aggregatore politico degli amministratori di questi anni che è stato invece il civismo gerosolimiano. Civismo – senza peli sulla lingua – definito leaderismo, mentre loro pongono la componente democratica al centro dell’esperienza. Il dichiararsi di centrosinistra senza ambiguità, a differenza proprio di Abruzzo Insieme – movimento di Gerosolimo che fa del superamento dei partiti e della collocazione politica il suo cavallo di battaglia – è dato dalla volontà di esserne un’alternativa reale.
Un movimento che parte dai sindaci ma che si aprirà presto ai cittadini, ai consiglieri comunali e più in generale alla società civile, che vuole essere in grado di sviluppare una progettualità che tenga insieme il vasto territorio che rappresenta – dall’Alto Sangro, alla Valle Subequana passando per la Valle Peligna – e che vuole attraverso le idee, farlo tornare a vivere. Alla conferenza era presente anche il segretario del Partito Democratico provinciale Piacente che ha parlato dell’esperienza come di una boccata d’ossigeno per il centrosinistra e per il Pd stesso.
Savino Monterisi
Dopo troppo tempo una bella notizia. Si può fare. Così si può ricostruire una griglia di interessi che ha una prospettiva anche di carattere regionale.
bene.al nuovo che avanza,ed anche al vecchio,basterebbe chiedere:quali le criticita’,le problematiche,le priorita’….prospettive?Naturalmenete con piani,progetti,soluzioni,concreti,
credibili,realizzabili….altro che chiacchiere della politica che occupa le istituzioni,indica gli amministratori,manager,direttori,presidenti,ecc,ecc ,tutti incapaci,inconcludenti,
inefficienti..o no?