Staccata la corrente a Geodesia, Gps di nuovo fuori uso

Perseverare è diabolico, soprattutto se poi tocca mettersi lì a rifare calcoli complicati e tavole di disegni. Era già successo lo scorso anno quando il Comune staccò la spina, perché su un palazzo inagibile (o almeno dichiarato tale, palazzo Mazara), alla rete Gps di Geodesia, il sistema di rilevazione ideato e costruito dalla Regione una quindicina di anni fa per soddisfare le richieste e il lavoro di geometri e topografi.
E’ successo di nuovo ora, con la parabola di Sulmona, una delle sedici della regione, di nuovo fuori uso da oltre due settimane. Come allora, anche questa volta è stata staccata l’elettricità perché il palazzo è inagibile: prima era palazzo Mazara, ora è palazzo Portoghesi, lì dove cioè il ricevitore venne spostato dopo il disservizio creato a maggio dello scorso anno.
E dire che questa volta era abbastanza prevedibile il destino dell’impianto: perché l’antenna venne spostata a metà maggio, nei giorni in cui la sede dell’Agenzia di promozione culturale (a palazzo Portoghesi appunto) veniva chiusa proprio dalla Regione perché ritenuta sismicamente vulnerabile (a proposito, che fine ha fatto la pratica? Che seguito ha avuto la richiesta di accesso agli atti annunciata dalla sindaca?).
Libri a parte, però, resta a geometri e addetti ai lavori, l’impossibilità di lavorare, calcolare, fare misurazioni. A meno che non ci si iscriva ad un servizio privato, ovviamente: costo 200 euro al mese almeno.
“Dopo un anno siamo punto e a capo – tuona ancora Franco Casciani – la Regione stacca la corrente e l’antenna Gps va di nuovo in tilt. Dire inadeguati è diventato un complimento. Nessuno interviene, nessuno ha la minima cognizione di che si tratti, intanto i lavori si bloccano”.
In pratica i professionisti che vogliono fare misurazioni di precisione devono arrangiarsi, perché saltando il ponte di Sulmona, si sono sballate tutte le triangolazioni del sistema.
Sperando che il prossimo trasloco sia su un edificio sicuro, o almeno a corrente “non alternata”.