Sono un buon numero, pare, e a breve si presenteranno pubblicamente, sicuramente tra loro c’è il primo cittadino di Pacentro Guido Angelilli. Si tratta dei sindaci del Centro Abruzzo (dalla Valle Peligna all’Alto Sangro e Valle Subequana) che sono andati a rinforzare le fila del centrosinistra dopo il flop delle ultime elezioni che per qualcuno, almeno, ha aperto le porte ad una profonda riflessione. Quel “Rinnovamento Democratico” formato da quelli, cioè, che sentono l’esigenza di “superare gli attuali limiti del sistema che li vedono costretti a lavorare con risorse sempre più scarse e senza punti di riferimento”. Al centro del “dibattito” di cui vogliono porre le basi ci sono quindi i singoli territori. “Questo ovviamente in una cornice politica e di valori definita- scrivono in una nota- che si ispiri ai principi costituzionali e a temi democratici quali laicità, europeismo, legalità, modernizzazione, diritti civili e sociali, lavoro, difesa dei più deboli, cultura, decentramento di potere e inclusione”. Insomma un raggruppamento che si contrappone al civismo tutto gerosolimiano che vuole ripartire dal riformare il centro sinistra a partire proprio da quel Partito Democratico che perde pezzi e consensi. All’interno della nuova forza il dibattito sarà incentrato sulla marginalizzazione delle aree interne e piani di sviluppo territoriali, in una visione strategica, ripensamento sugli assetti istituzionali puntando sul ruolo delle Provincie e di enti di area vasta: facilitazioni della macchina amministrativa, politiche di inclusione sociale, reperimento delle risorse, conservazione valori ed identità dei piccoli centri, rapporti con società partecipate, politiche di inclusione giovanile, sostenibilità ambientale e sviluppo turistico puntando sul rilancio delle attività artigianali e piccola e media impresa. Insomma dentro c’è tutto il “da farsi” per un territorio che risente fortemente dei limiti dettati dalla conformazione naturale e dal lento abbandono.
“Fondamentale sarà il metodo di analisi e proposte di soluzioni, che dovrà essere ancorato al confronto costante e all’ascolto della base, anche mediante l’utilizzo delle nuove tecnologie” concludono i sindaci del “rinnovamento”. Una nuova fase politica? Tutto da verificare.
S.P.
Bravi. Congratulazioni. Per quello che può servire le mie riflessioni sono a disposizione.