Non c’è pace per i defunti e soprattutto non ci sono i loculi, quelli comunali almeno. Perché per definire la graduatoria già fatta da oltre un anno al Comune di Sulmona ci vorrà ancora del tempo. L’addetta alla procedura è infatti in aspettativa per due mesi e poi ci sarà agosto di mezzo e chissà quale altra urgenza. Certo per pagare e per morire c’è sempre tempo, dice un adagio popolare, ma a Sulmona, per i loculi si sta davvero esagerando.
Lavori affidati nel 2015, consegnati nel dicembre del 2016 e bando fatto ai primi mesi dello scorso anno. Si tratta insomma solo di assegnarli, facendo una semplice verifica sui requisiti di quelli in graduatoria. Operazione troppo complicata a quanto pare, visto che da un anno si continua ad annunciare l’assegnazione e i loculi continuano a rimanere vuoti, lasciando alle Confraternite il monopolio del mercato.
Così l’ex consigliere comunale Salvatore Di Cesare ha deciso di rivolgersi direttamente alla Corte dei Conti, perché quei 200 loculi vuoti, significano anche e soprattutto un mancato incasso per il Comune di quasi 500mila euro. “Un danno economico di una certa consistenza – sostiene Di Cesare – oltre ad aver vanificato le legittime aspettative di quei cittadini che hanno presentato domanda”.
Chi vivrà vedrà è il caso di dire, per chi muore, invece, per il momento, non si può aspirare ad un eterno riposo “pubblico”.
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