Oltre tredici ore di blackout internet, difficoltà nei collegamenti telefonici e una platea molto estesa di utenti coinvolti, ben oltre i 4mila di Sulmona: 40-50mila, addirittura, sostiene Giovanni Di Clemente, ingegnere di Telweb, una delle società di telefonia rimaste vittime nella giornata di oggi dell’incidente avvenuto questa mattina all’incrocio tra via Pola e via Papa Giovanni XXIII, dove una ditta incaricata da Telecom per l’interramento della fibra ottica, ha tranciato inavvertitamente un cavo dorsale di Fastweb a cui sono collegati quasi tutti i gestori della zona. “Da dati più recenti acquisiti durante la giornata, abbiamo appreso che le utenze coinvolte sono tra 40.000 e 50.000 – si legge in una nota di Di Clemente -, e non è stata coinvolta solo l’area di Sulmona. Per tutta la giornata, nonostante il cavo non fosse di nostra proprietà, abbiamo dato il massimo supporto all’azienda intervenuta per risolvere il problema. Nel pomeriggio abbiamo deciso di intervenire anche direttamente, dando una mano con tutte le squadre di Telweb e Telweb Italia ed utilizzando nostro materiale”.
La linea internet è mancata in molte zone della città, ma anche a Pratola e nel comprensorio, con effetti negativi anche sulla linea di telefonia via etere, con alcuni gestori, tra cui Wind, che hanno registrato problemi fino a Celano.
Un blackout iniziato alle otto di questa mattina e risolto solo verso le 21:30 di questa sera. Un danno enorme per aziende, uffici pubblici, banche, esercizi commerciali e singoli utenti, che in qualche modo ha dato anche la misura di quanto ormai la nostra società dipenda interamente dall’infrastruttura. Un territorio praticamente bloccato per un incidente di percorso dovuto anche e soprattutto all’eccessivo affollamento sulle strade cittadine di interventi di scavo per interrare la fibra.
Non a caso proprio oggi il consigliere comunale Andrea Ramunno ha chiesto agli uffici di palazzo San Francesco di vigilare sul ripristino dei manti stradali.
Ma i disagi oggi sono stati di ben altra natura per gli utenti: l’associazione Codici, da poco insediatasi in città, annuncia di voler vagliare ipotesi di risarcimenti danni e, se nel caso, anche di una class action. “Anche i nostri uffici sono rimasti senza linea – spiega Juditta Leone, responsabile di Codici a Sulmona – ora verificheremo eventuali responsabilità e offriamo la nostra consulenza per raccogliere le proteste”.
I contratti base, però, spiegano gli operatori, prevedono una forbice di interruzione fino a 48 ore, quindi per ottenere un risarcimento molto dipenderà dal tipo di contratto sottoscritto. Fortunatamente la linea non è stata interrotta in plessi strategici come l’ospedale (dove si deve intervenire entro 4 ore), anche se ha coinvolto molti uffici pubblici tra cui il tribunale e l’Agenzia delle entrate.
In serata finalmente l’uscita dal tunnel: si torna a navigare ad alta velocità, ma sempre attenti alle “buche” per strada.
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