L’ultima campanella è suonata oggi come quando si è aperto l’anno scolastico 2017/2018. Un senso di liberazione fra studenti e studentesse che per qualche mese non saranno più alle prese con temi, moltiplicazioni, interrogazioni e compiti in classe. Lo stesso senso di liberazione che però non può provare l’amministrazione comunale alle prese con i mille problemi che riguardano i lavori di adeguamento sismico degli edifici scolastici. Interventi che soldi in cassa, una ventina di milioni circa, non riescono ancora a partire e così gli studenti vengono trasferiti da un edificio all’altro, in soluzione di emergenza o di fortuna, rimediate, privandoli inesorabilmente di palestre, spazi verdi, laboratori e mense.
Alla primaria Luciana Masciangioli la gara d’appalto è stata affidata da oltre due anni ma continui ritardi fanno sì che tutto sia ancora fermo. Ieri il Tar ha rinviato all’11 luglio la discussione sul ricorso per la scelta del direttore dei lavori, perchè il Comune non ha voluto ritirare l’affidamento provvisorio come era stato diffidato a fare. Così il ricorrente, per non vedersi minata la legittimità del ricorso, ha dovuto impugnare anche l’affidamento proponendo motivi aggiuntivi al ricorso che hanno portato ad un altro slittamento della decisione. I bambini sono momentaneamente alloggiati nei Musp ma la situazione transitoria sarà confermata anche il prossimo anno.
Resteranno nella sede “temporanea” anche gli studenti della scuola primaria Lombardo Radice, che da viale Togliatti sono stati trasferiti nella ex sede della Croce Rossa. Anche qui i disagi sono diversi legati agli spazi angusti delle aule, alla mensa in classe e all’assenza della palestra. Il tutto aggravato dal fatto che per la messa in sicurezza della scuola, dopo lo studio geologico sulla risposta sismica del terreno, c’è bisogno di ulteriori fondi per altri interventi che devono essere operati. Fondi dei quali il Comune è alla ricerca, senza i quali i lavori non possono iniziare.
Alla Lola Di Stefano si attendeva autorizzazione sismica già ad inizio anno scolastico, mentre i lavori sarebbero dovuti iniziare ad aprile scorso. L’autorizzazione non è ancora arrivata e i lavori non è possibile sapere quando inizieranno.
Entro la fine dell’anno scolastico sarebbero dovuti iniziare anche i lavori alle scuole medie Capograssi, ma si è in ritardo sulla tabella di marcia e per adesso c’è stata l’indizione della selezione pubblica per i componenti della commissione giudicatrice. Alle Serafini dopo anni di ricorsi e contro ricorsi al Tar per capire a quale impresa spettava svolgere i lavori il cantiere non ancora parte. Anche qui, impossibile prevdere i tempi, anche se si spera saranno celeri: il Comune sta effettuando la verifica dei requisiti degli appaltatori e la speranza è di avviare il cantiere entro l’anno.
Per il De Nino Morandi attualmente ospitato all’Itis di Pratola Peligna c’era stato l’annuncio del presidente della Provincia Caruso sul fatto che si stava tentando di farlo tornare in città attraverso l’affitto di un locale privato, ma ancora nulla di ufficiale è stato comunicato. Il bando non si è ancora visto e difficilmente si può pensare che per settembre sarà definito, messo che ci siano spazi disponibili e adatti. Per i lavori nell’edificio storico invece si è solo deciso che si procederà alla messa in sicurezza anziché all’abbattimento e ricostruzione ed è stato affidato l’incarico per la nuova progettazione: ai tempi meglio non pensarci.
Al liceo Classico i lavori erano previsti per l’inizio di aprile, ma da quello che se ne sa questi non sono nemmeno in partenza, mentre si inizia seriamente a mettere in discussione la possibilità di riportare la scuola nella storica sede di piazza XX settembre, anche se l’amministrazione comunale non ha dubbi sul riuscire a riaprirlo. E il prossimo anno scolastico si celebrerà il triste anniversario dei dieci anni di chiusura.
Mentre la discussione sulla costruzione o meno del Polo unico di via XXV aprile non è ancora giunta ad una fase esecutiva, in mezzo ad un mare di cantieri che stentano a partire, la sola buona notizia è quella dell’asilo nido Isola Felice, dove i lavori dovrebbero concludersi entro settembre, intoppi permettendo.
Savino Monterisi
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