Uno stato quasi di assedio. I residenti di via Gorizia e via Trento si svegliano in una strada che sembra essere stata bombardata. Una voragine si è spalancata infatti ieri sera, proprio nei pressi dell’incrocio delle due strade, zona che vede oltre a numerose abitazioni, attività commerciali e soprattutto la sede della Asl.
Area off limits, presidiata e uomini a lavoro per una bella gatta da pelare fuoriuscita puntualmente di domenica sera, ironizza qualcuno, il cedimento è avvenuto infatti ieri attorno alle 21,15, a causa di una perdita della condotta idrica, sul posto sono accorsi i vigili del fuoco, in queste ore è attiva la Saca che sta operando per il ripristino con l’acqua che da avviso della società (esclusivamente tramite Facebook) potrebbe mancare dalle 14.
Un mantra, quello delle buche e delle strade dissestate, che continua a presentare i conti delle criticità e di un’annosa manutenzione che si lascia attendere. Quasi una beffa del destino, accade il peggio con il manto che soccombe solo a poche ore dall’annuncio dei lavori per il Piano straordinario di Viabilità.
Inevitabile buttare un occhio per i cittadini, la voragine si scorge anche a distanza per la grandezza dell’apertura, non sembrerebbe insomma una ferita di poco conto.
Si ritorna dunque a parlare di buche in carreggiate dallo stato di salute a dir poco precario, i residenti avevano già lamentato i problemi relativi all’area e nell’attesa di attenzione la voragine ha fatto tutto da sé, aprendosi alla grande di domenica sera.
Dopo la famosa voragine di via Cappuccini alla quale per un soffio una signora in auto riuscì fortunatamente a scampare, le arcinote buche di viale della Stazione, quella delle Cavate e le altre segnalate dai sulmonesi a ridosso di scuole e quartieri, si aggiunge l’ultima di via Trento, “a guardarsi intorno – fa notare un cittadino – e con questi tempi di manutenzione potremmo assistere ad altre di queste sorprese”
A.S.
Questa “voragine” in Via Trento non può essere una novità
Non è la prima è temiamo che non sia l’ultima considerati i numerosi rattoppi provvisori che tempo a monte verso viale Mazzini e a valle di susseguono.
Bisognerebbe vedere con ItalGAS cosa è accaduto in questa strada rattoppata alla meno peggio più volte nel corso degli ultimi anni con danni considerevoli alle condutture idriche e fognarie, con dispendio di soldi dei privati cittadini (chiedere alla Pavind) e dei servizi pubblici (Saca).