Un’uscita da Palazzo, quella di Cristian La Civita che non è passata affatto inosservata e che continua a far parlare. Si compiono così tutti gli atti della scena comunale, le parole poco distese del sindaco rivolte a La Civita durante il consiglio comunale, l’intervista dell’ex assessore con tanto di invito alla giunta “commissariatela”, fino ad arrivare al terzo di atto, nero su bianco, da parte della maggioranza consiliare.
“La Civita fa bene a non sentirsi vincitore, non si scende in campo per personalismi o per avere un’ effimera notorietà questa a nostro avviso è l’unica cosa che riusciamo a salvare dalla sua intervista”. A parlare è un Franco Di Rocco a ruota libera, che scioglie il silenzio e quell’attitudine abbastanza taciturna con la quale lo abbiamo conosciuto in questi due anni nell’assise comunale. Ma quell’intervista, pubblicata dal nostro giornale il Germe all’ex assessore La Civita non gli è piaciuta molto, così decide di rispondere per le rime e lo fa a nome dalla maggioranza e dei suoi gruppi Sulmona al centro, Avanti Sulmona, Movimento Dem e Adesso Sulmona
“È davvero brutto – spiega – ritrovarci a commentare le parole al sapore di fiele che un ex assessore rivolge a questa amministrazione e al nostro sindaco”. Di Rocco riferendosi a La Civita sottolinea “era rimasto in giunta con il solo obiettivo di portare a termine la riorganizzazione, sembra strano quindi che qualcuno mettesse il freno come lui dice. Tutto questo livore ci sembra oltre che eccessivo decisamente fuori luogo visto che viene fuori dopo una scelta politica fatta nel totale interesse della comunità e con la sola mission di portare a termine un obiettivo fondamentale come quello della riorganizzazione”.
Insomma sarebbero fiele e livore a muovere le parole dell’ex assessore anche se, l’intervento di Cristian La Civita, a onor di cronaca, è a sua volta una risposta ad esternazioni mosse dal sindaco Casini durante la scorso assemblea comunale. Un rapporto tra i due, Casini-La Civita affatto idilliaco, a quanto pare, tra le mura di Palazzo non sarebbero mancati scontri verbali accesi tra i due, insomma un’antipatia reciproca.
Il consigliere Di Rocco prosegue ”la città merita una classe dirigente che non si presti a banali risse sulla stampa, ma che lavori alacremente per portare buoni risultati per la cittadinanza”.
Una difesa serrata del sindaco Annamaria Casini (anche del gruppo Adesso Sulmona, che La Civita lo aveva difeso in consiglio) e la volontà di andare avanti, Di Rocco pronto dunque a chiudere il cerchio della riorganizzazione e conclude “daremo un nuovo sprint organizzativo alla macchina comunale, ponendo la riorganizzazione come priorità, così da mettere tutti i dipendenti e i dirigenti nelle condizioni migliori per esprimere al meglio le loro capacità”.
E da due anni ormai che lo dicono. A parole e senza atti, però.
A.S.
bene,il signore in questione dovrebbe innanzitutto descrivere qualita’,competenze,distinzioni
dell’attuale classe dirigente…poi,dimostrare quali e quanti risultati,obiettivi raggiunti,
al momento,trascorsi due anni,scarsi,sufficienti,meglio nessuno,normale amministrazione,
dunque annunci, dichiarazioni di magiche capacita’,illusioni appunto,quest’ultime valide solo per sudditi,tifosi,creduloni ed idioti,di certo non per Cittadini consapevoli,o no?
ciao ciao Solmona