Un taglio “scellerato” di ore a scapito del servizio di psichiatria, succede nel carcere di Sulmona. “Un gravissimo quanto inevitabile danno per il sistema carcerario sulmonese si avvertira’ qualora questa brutale scelta fosse definita. Quello che la Asl avrebbe fatto e a quanto pare in maniera del tutto unilaterale non è assolutamente tollerabile” spiegano Mauro Nardella Segretario CST Adriatica-Gran Sasso e Mrcelo Ferretti Uil Fpl.
Sono 8 le ore decurtate ad un servizio di vitale importanza e per di più in un carcere di massima sicurezza “Chiederemo urgenti chiarimenti a chi di competenza affinché si faccia pronta chiarezza su quella che ha tutta l’aria di essere un’autentica nefandezza”. Nardella sottolinea poi “Qualora non dovessero emergere positive novità metteremo in campo tutto ciò che c’è da fare per evitare che si contano danni incalcolabili”.
Da Ferretti, l’invito a riflettere su un servizio di salute mentale già fortemente provato nell’ultimo anno dopo le vicende che hanno catatterizzato il Cime il centro autistici di Pratola Peligna il quale a distanza di quattro mesi continua ad essere chiuso. “Dopo tutto ciò ridurre il servizio anche nel super carcere di Sulmona è inaccettabile poiché la salute deve essere garantita a tutti indistintamente ed inoltre in ballo c’è anche la sicurezza degli operatori del settore” conclude
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