Centrale Snam, al via i carotaggi a Case Pente

Non c’è il governo, non ancora, e il ricorso al tribunale amministrativo regionale del Lazio non è stato ancora fissato. Ma la vicenda della centrale è tutt’altro che sospesa per la Snam che ha iniziato a fare i carotaggi sul terreno di Case Pente dove dovrà sorgere la struttura.
L’inizio attività è stata comunicata l’altro giorno al Comune di Sulmona che ha risposto, con una lettera del sindaco, diffidando l’azienda dal procedere, proprio in virtù del ricorso pendente.
La Snam, però, non ha alcuna intenzione di fermarsi, forte di quel via libera dato dal governo Gentiloni il 22 dicembre scorso e ancora più dall’autorizzazione definitiva concessa dal Mise due giorni dopo le elezioni che, nei fatti, ha chiuso burocraticamente la procedura, consentendo alla Snam di avere tutte le carte in regola per portare a compimento il suo progetto.
A venti giorni dalla manifestazione che ha portato sulle strade di Sulmona diecimila persone a manifestare, insomma, l’azione di presa di possesso del territorio va avanti in sordina, ma in modo efficace. Incurante delle proteste e degli annunciati stop che il possibile futuro governo potrà avanzare all’opera, almeno stando alle dichiarazioni della senatrice Gabriella Di Girolamo, eletta nelle fila di quel Movimento 5 Stelle che a quanto pare farà parte integrante e portante del nuovo governo.
L’attività di carotaggio del terreno è propedeutica alla realizzazione della centrale, alla sua costruzione fisica. Un segno tangibile, insomma, del “mostro” che sta per piombare in Valle Peligna. Contestualmente durante questo anno la Snam procederà anche al monitoraggio dell’aria, come imposto dalle prescrizioni ministeriali, per poi procedere ad inizio 2020 all’apertura del cantiere che dovrà essere concluso nel giro dei due anni successivi.
La realizzazione della centrale è però funzionale a quella del gasdotto, per il quale l’iter autorizzativo non è ancora concluso. La strategia della Regione, annunciata dal vice presidente Giovanni Lolli proprio durante il corteo del 21 aprile scorso, è quella di bloccare il gasdotto per rendere inutile la centrale.
Intanto, però, la Snam va avanti e procede.