Hai sempre dato massima importanza a certe cose, mettendole al primo posto fra le priorità della vita, gli obiettivi da raggiungere e le stelle da afferrare.
Hai creduto alle favole, alle storie e alle promesse.
Hai ballato senza musica, aspettandola.
Poi, un giorno, ti sei accorta che la danza ha bisogno di emozioni, non di musica. Hai capito che le storie più belle sono quelle che solo tu puoi raccontare, perché ne sei la protagonista.
Hai scoperto che non c’è nessuna stella da afferrare, visto che le hai già tutte nelle mani. Perché la cosa ce l’hanno raccontata male, funziona esattamente al contrario: nasciamo con le stelle in pugno e viviamo con lo scopo di portarle nel cielo.
È tutto nelle nostre mani, dipende tutto da noi.
Purtroppo non sempre la sorte ci è amica e spesso veniamo divorati proprio da quel lupo che avrebbe dovuto portarci in bocca. Succede allora che ci sentiamo caricati di zavorra pesante e con quella addosso è difficile arrivare fino al cielo, che aspetta le stelle.
Ci tocca tenerle in mano per tutta la vita, guardandole ogni tanto con rimpianto o magari affidandole ingiustamente ai nostri figli, affinché le portino in cielo per noi, che non ne siamo state capaci, che ci siamo arrese con la scusa della sfortuna.
Tutta colpa di chi ci insegnò a rispondere “Crepi!” a tutti gli “In bocca al lupo” che ci sono stati detti. Finalmente, pochi anni fa, gli animalisti hanno diffuso la teoria che spiega quanto sia protettivo il gesto del lupo di portare in bocca i propri cuccioli: non si sta affatto male in quelle forti fauci.
Solo allora abbiamo imparato a rispondere “Viva il lupo!”, ma evidentemente era troppo tardi: il livello di sfiga, accumulato a causa delle troppe risposte errate, era ormai ai massimi livelli.
È tutto sbagliato. È troppo difficile. Tocca bluffare. Con sopra il viso una sicurezza, una tranquillità e un sorriso recitati. Poker face.
-Come va?
-Bene!
Non ci resta che ammirare il coraggio di chi ce l’ha fatta: la forza, la determinazione e la prontezza di aver evidentemente risposto sempre, a tutti gli “In bocca al lupo”, “Viva!” e non “Crepi!”.
E invece a crepare siamo noi, di invidia. Quella buona, per carità, quella che viene la sera, quando abbiamo la schiena dolente, i piedi stanchi, i conti in rosso e le stelle tutte ancora nelle mani.
Dovremmo smettere di far finta di cercare il senso di tutto.
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Non abbiamo bisogno di cercare niente.
Sappiamo benissimo dove sta quello che vogliamo. Dobbiamo solo avere il coraggio di ammetterlo, dichiarando al mondo la nostra soggettiva unicità.
Dobbiamo avere il coraggio di essere felici.
La caparbietà per essere felici.
Le stelle arriveranno finalmente al cielo.
Tutti i lupi rimarranno vivi.
Tutti i bluff saranno scoperti.
-Come va?
-Bene!
gRaffa
Raffaella Di Girolamo
Complimenti sinceri.