Vertice di maggioranza ad alta tensione

Riunione di maggioranza ieri a palazzo San Francesco presieduta dalla sindaca Annamaria Casini, in attesa di approvare il bilancio e il piano triennale delle opere pubbliche. Dopo il passaggio dall’altro lato dei banchi del consiglio di Mauro Tirabassi infatti i numeri si fanno più risicati.

In maggioranza i rapporti sono tesi e anche nel vertice di ieri la tensione è venuta fuori, in particolare fra Roberta Salvati e Andrea Ramunno, riacutizzando gli effetti della lettera aperta che la consigliera ha scritto nei giorni scorsi in cui bollava i due dissidenti – Ramunno e D’Amico, attualmente non iscritti a nessun gruppo – come irrispettosi e scorretti. Ancora ieri gli animi si sono scaldati con Ramunno e D’Amico che hanno manifestato nuovamente l’intenzione di astenersi e la Salvati che non ha esitato a bacchettarli.

Nonostante i rapporti in maggioranza non siano idilliaci però il bilancio mercoledì dovrebbe essere approvato senza grossi colpi di scena. Dal giorno dopo si aprirà per l’amministrazione una complessa fase di programmazione per l’attività politica futura. Ci sarà inoltre bisogno di ricucire i rapporti decisamente sfilacciati fra i consiglieri. C’è stata infatti in questo senso un’apertura a Ramunno e D’Amico per rivedere il progetto del plesso unico ed in particolare la chiusura delle scuole delle frazioni.

Si naviga a vista per il momento, il primo step sarà l’approvazione di bilancio e piano triennale delle opere pubbliche, poi sarà la volta della giunta, dove dovranno essere individuati i sostituti di Iommi e La Civita ed anche lì si andranno nuovamente a stuzzicare i delicati equilibri di maggioranza e poi forse la situazione potrà tornare ad un’apparente normalità.

Sempre che non arrivino Di Masci e il Pd, o quel che ne resta dopo le dimissioni e le scissioni, a finire di scombussolare gli equlibri. Perché il gruppo di Avanti Sulmona ha già detto che se entra il Pd, non ha più senso stare in una maggioranza civica.

Savino Monterisi