Sicurezza, “Futuro Comune” raccoglie la decennale eredità ed amplia l’offerta

Gaetano Di Ciocco e con lui “Futuro Comune” si fa portatore di una eredità amministrativa decennale, quella di De Crescentiis racchiusa in tanto di libretto, che in fatto di prevenzione sismica ha speso parecchio facendone un vanto in questa campagna elettorale. Il nuovo asilo nido, l’adeguamento sismico del municipio, i fondi Cipe “Scuole in sicurezza” per il nuovo plesso scolastico, passati da circa 4 milioni a 7, ora il nuovo gruppo, formato per metà dalle vecchie glorie, butta giù altre idee in fatto di sicurezza.

A partire dalla già, più che accennata, ipotesi di fare del municipio il punto logistico in caso di calamità e del futuro nuovo plesso il punto di accoglienza e ricovero, “Futuro Comune” punta al miglioramento delle infrastrutture a servizio delle aree di attesa, ammassamento ed accoglienza presenti su suolo comunale.  Fondamentale, in questo senso, è un nuovo piano comunale di protezione civile da farsi attraverso una massiccia campagna informativa, capace di dare maggiore consapevolezza e, soprattutto, fornire le competenze necessarie e una maggiore “prontezza” in caso di emergenza.

Circa il nuovo plesso, le polemiche rivolte all’amministrazione attuale si sono concentrate sulla gestione della viabilità di via Per Prezza dove, sulle ceneri dell’ex Itis, sorgerà la nuova struttura che, in quanto scuola, andrà ad ospitare gli alunni di infanzia, primaria e secondaria di primo grado. “Futuro Comune” ha pensato anche a questo, o meglio, ad un nuovo sistema viario tra via per Prezza, appunto, via degli Appennini e via Marsicana, costeggiato da un percorso pedonale protetto che colleghi Valle Madonna alla stazione di Pratola Peligna Superiore. Energie saranno impegnate anche nel miglioramento dei servizi alla viabilità di Ponte la Torre nonché una pubblica illuminazione nelle zone periferiche non ancora servite.

Ancora su sicurezza delle strade, “Futuro Comune” punta alla realizzazione di una gareggiata di innesto dalla Strada Provinciale 51 (capo la costa) alla Strada Statale 17 in direzione Sulmona, un lavoro da farsi in stretta collaborazione con l’Anas.  Sulla stessa filosofia viaggia l’ipotesi di un nuovo asse viario di collegamento a Bagnaturo, frazione con un’unica strada di accesso, con la statale 17, un modo per avvicinare le due zone.

Obiettivi ai quali si somma anche un piano di microzonazione di II livello in grado di approfondire, dopo lo studio effettuato tempo fa, la conoscenza geologica del territorio ai fini della prevenzione.

Il discorso sicurezza coinvolge, inoltre, anche la riqualificazione del centro storico di Pratola di cui si è parlato nell’ambito dello sviluppo la settimana scorsa e che, in particolare, prevede un esproprio regolarizzato degli edifici abbandonati e la riassegnazione a prezzi forfettari alle giovani coppie.

Simona Pace

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