La Snam rettifica informazioni e preoccupazioni circolate circa la centrale di compressione a spinta prevista in località Case Pente a Sulmona. La multinazionale del gas interviene a proposito delle polveri sottili che dovrebbero essere emesse dall’opera.
“E’ falso che le centrali di compressione producano ‘particolato fine e ultrafine in quantità molto rilevanti’- si legge nella nota Snam-. E’ noto che i principali enti e istituti di ricerca ambientale nazionali e internazionali considerino le emissioni di polveri di tali impianti pari a zero o comunque talmente trascurabili da essere considerate nulle”. E fa un esempio la Snam: “Non è un caso infatti che, al netto delle differenze tecnologiche dei motori in questione, nella quasi totalità dei blocchi del traffico delle città a causa dell’elevata concentrazione di polveri nell’aria, le auto alimentate a gas metano possono circolare liberamente”.
La multinazionale cerca così di placare gli animi di chi è preoccupato per la salute dell’aria in Valle Peligna, in ragione anche del fenomeno dell’inversione termica che non lascerebbe possibilità di ricircolo con conseguenze per le persone. “Snam ha ragione quando sostiene che produce poco particolato direttamente- dichiara Augusto De Sanctis del coordinamento No Hub del Gas Abruzzo-. Peccato, però, che producendo tantissimi ossidi di azoto producano particolato secondario con le reazioni che si formano in atmosfera”.
Nel frattempo prosegue l’organizzazione della manifestazione del 21 aprile a Sulmona contro centrale, metanodotto e tutte le opere dei gas previste in Abruzzo, ritenute lesive per il territorio. Ieri ad aderire e lanciare un appello alla mobilitazione è stata anche l’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia (Unpli) della provincia dell’Aquila. “Le Pro Loco della Valle Peligna- dichiara il presidente Raffaele Disanti-, in particolar modo saranno presenti per contribuire alla doverosa battaglia che tenta di fermare la costruzione dell’Hub del gas con tutti i rischi connessi. L’Ambiente dei nostri territori, da sempre incontaminato e punto vitale per i nostri paesi va tutelato e le associazioni Pro Loco, che si occupano statutariamente della tutela delle tradizioni, ambiente e monumenti sono e saranno in prima linea in questa battaglia”. Oggi pomeriggio altro appuntamento con il coordinamento No Hub a Pratola Peligna per la terza edizione del tavolo di discussione ambientale.
Qualora fosse vera anche l’afermazione del sig. De Sanctis (No hub Abruzzo: francamente anche il termine Hub Abruzzo è totalmente inappropriato), considerata la portata oraria di metano utilizzato per alimentare le due turbine (2.000 m3/h ciascuna)previste nella Centrale di Spinta, nel periodo invernale si dovrebbe vietare l’uso di metano per il riscaldamento domestico, nelle scuole, negli edifici pubblici, ospedale compreso, visto che la somma delle loro potenzialità è di centinaia di migliaia di m3/h. Per favore, non creiamo inutili allarmismi.
Vedo che lei ignora i termini della questione a)premesso che tutti dovremmo fare in modo di emettere di meno, quelle della centrale sono emissioni aggiuntive per un progetto non utile non solo agli abitanti della valle peligna ma anche a tutti i cittadini italiani b)se lei vuole equiparare una centrale da 22 MW (in realtà 33 con il gruppo aggiuntivo) a una caldaia di una scuola vuol dire che non conosce molto bene il mondo dell’energia c)ha presente qual è il quadro emissivo di una centrale da 22 MW in termini di ossidi di azoto, già di per se dannosi? E qual è la produzione di PM secondario per tonnellata di ossidi di azoto? Qui sotto qualche elemento in più, così potrà studiare
Comunicato stampa del 17/04/2018
Le centrali a metano e l’emissione di particolato. La scienza smentisce SNAM
La centrale produce dannosi ossidi di azoto, ossidi di zolfo, monossido di carbonio e tante polveri. Ecco perché.
Intanto il Collettivo studentesco produce un nuovo divertente video, il Tg Sulmo.
Sulle emissioni di polveri dalla centrale di compressione la SNAM prende a nostro avviso un clamoroso abbaglio perchè a smentirla sono montagne di articoli scientifici.
La breve nota dell’azienda con cui prova in maniera del tutto autoreferenziale a smentire non si sa bene neanche chi intervenendo sulle emissioni in atmosfera dalla loro centrale di compressione di Sulmona la dice lunga sull’atteggiamento di questa azienda rispetto agli impatti che provoca sul territorio.
Una centrale di quel genere produce direttamente diverse tipologie di sostanze inquinanti, soprattutto monossido di carbonio, ossidi di azoto e ossidi di zolfo,
In teoria è vero che la combustione di metano produce, invece, scarse quantità di polveri direttamente, il cosiddetto particolato primario (PM primario). In realtà il parametro emissivo reale al camino dipende da diversi fattori, dalle tipologie di filtri alla capacità gestionale (manutenzioni ecc) fino alle condizioni di marcia, in particolare l’efficienza della combustione.
Ammesso e non concesso che dai punti di emissione effettivamente si riesca ad ottenere quello che si scrive sulla carta a tavolino e che quindi non escano direttamente polveri, queste ultime si formeranno comunque a causa della centrale e in grandi quantità.
Perché?
Si tratta del cosiddetto particolato secondario (PM secondario) che si forma indirettamente.
Infatti SNAM dimentica di ricordare che grandi quantità di particolato si forma per via delle reazioni tra sostanze dell’atmosfera e ossidi di azoto di cui l’impianto SNAM è importante emettitore (sottolineiamo di nuovo che gli ossidi di azoto sono di per sé sostanze pericolose per salute e ambiente – tanto che l’Italia è in procedura d’infrazione proprio per le emissioni di ossidi di azoto).
È il cosiddetto PM secondario prodotto indirettamente, collegato alle emissioni della Centrale che ne sarebbe, quindi, comunque responsabile.
Alleghiamo un breve testo esplicativo sull’argomento di ARPA Emilia Romagna. Scrivono gli autori “In altri termini, su scala europea si stima che …, una tonnellata di ossidi di azoto dia luogo alla formazione di 880 kg di PM 10”.
Nello stesso articolo gli autori ricordano che di tutto il particolato che respiriamo la stragrande parte, oltre il 60%, è particolato secondario.
Riassumendo, la centrale produce ossidi di azoto che reagiscono anche a distanza con l’atmosfera producendo particolato. Sia ossidi di azoto che particolato sono dannosi.
Stupisce – o forse no – che la SNAM non la racconti tutta.
Nel frattempo in vista della manifestazione di sabato 21 aprile a Sulmona i ragazzi del Collettivo Studentesco, dopo il cliccatissimo video-invito per la Pasquetta No Snam, hanno prodotto un altro divertente video, il Tg Sulmo.
Invitiamo a vederlo qui: https://youtu.be/OnzLhOEmVVI
Alleghiamo il documento di ARPA Emilia Romagna.
COORDINAMENTO NO HUB DEL GAS – ABRUZZO
Le molecole di PM10 sono talmente grosse che vengono filtrate dal nostro organismo. Fa più male il filtro antiparticolato delle nostre auto che da PM10 le spacchetta in PM2,5. Talmente piccole da arrivare direttamente nei polmoni!