Con il protocollo d’intesa sottoscritto questa mattina parte ufficialmente la collaborazione tra il Comune di Raiano, Ambiente è/e Vita gestore della Riserva regionale Gole di San Venanzio e il dipartimento di Architettura dell’Università D’Annunzio di Pescara. L’obiettivo è quello di portare sul campo, nel paesaggio, i risultati delle ricerche effettuate dal mondo accademico in questo ambito disciplinare attraverso, per lo più, workshop da effettuare nella sede della riserva adibita da poco a centro studi. Il primo appuntamento, il cui argomento deve essere ancora individuato, potrebbe tenersi già entro la fine dell’estate.
L’idea dei workshop esposta dai professori Fusero ed Angrilli è quella di creare momenti di incontro di più giorni aperti non solo agli studenti della D’Annunzio, ma anche ad altre università italiane e straniere. Il confronto si fa fondamentale per una tematica quella dell’architettura che incrocia la tutela dell’ambiente e come tale, di questi tempi, deve necessariamente garantirne una maggiore protezione. “Il zero impatto” prima di tutto, si spera.
Un modo per fare “movimento economico” ha commentato il sindaco Marco Moca grazie “all’interscambio continuo di ragazzi. Certo non sarà semplice stare al passo con il mondo universitario, ma possiamo farcela”.
Torna a puntare il dito contro la Regione il presidente di Ambiente è/e Vita, Patrizio Schiazza, contro soprattutto l’assenza di programmazione che non permette il reale sfruttamento dei fondi europei a disposizione. Quello a cui la Riserva punta il prossimo anno, Life e Horizon, per fare un esempio. Discorso sulla programmazione calato anche sul comune di Raiano e sulla Valle Peligna per passare poi ad una pianificazione. “Il protocollo è funzionale a questo discorso- ha dichiarato-. Raiano non sta facendo altro che dotarsi degli strumenti per poter competere”.
Il prossimo passo per la riserva è portare l’asilo nel bosco anche al suo interno. Il 28 aprile si svolgerà un incontro in cui Raiano presenterà la sua idea progettuale nella speranza che possa essere appetibile al Miur. Dal 4 al 6 maggio, invece, si svolgerà un corso di formazione in tecniche di monitoraggio faunistico.
Simona Pace
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