Niente, a quella scritta a quanto pare dovranno rinunciarci, quel “Gran Caffè Letterario” difficilmente lo vedremo campeggiare trionfalmente sulla testa del bar di piazza XX Settembre, per buona pace dei neo soci a quali toccherà mandarlo giù questo boccone.
Di certo però all’altra insegna, quella di bar, non possono rinunciare, di quella no, non possono proprio farne a meno ed è per questo che i proprietari hanno formulato e presentato richiesta al Comune di Sulmona per ripristinare i pannelli con la scritta bar e marchio del caffè per intenderci, anch’essi di color rosso e risultati impattanti. La scritta, questa, per fortuna arriverà e il caffè letterario sarà munito dell’indicatore della tipologia di attività “almeno per far capire che siamo un bar e non una stazione centrale” spiega ironico uno dei soci, Marco Presutti. Dunque a breve dovrebbe giungere il placet di Palazzo San Francesco ed entro l’estate tutto dovrebbe essere pronto.
Sette mesi circa senza un’insegna, non il massimo per un’attività, come lamentava qualche tempo fa, l’altra socia Simona Fusco, quella bocciatura sulla scritta Gran Caffè letterario e quel troppo impattante, l’avevano lasciata perplessa soprattutto perché, aveva sottolineato, guardandosi attorno aveva notato diverse insegne e marchi sulle vetrine dei negozi, abbastanza vistosi, per questo domandava “quelli non sono impattanti?”
D’altronde la Soprintendenza dei Beni Culturali che ha ritenuto non idonea quella scritta in rosso sul bar letterario, è l’ente deputato a decidere, ad avere la competenza e l’ultima parola perché parliamo di un bene monumentale. Un’insegna quella di Gran caffè che a onor di cronaca però era presente ancor prima dei tempi del film di Monicelli “Parenti Serpenti” ma lo era in maniera abusiva, insomma nessuno aveva dato l’autorizzazione.
Anna Spinosa
Commenta per primo! "Insegna impossibile, il Gran Caffè resta senza identità"