Che fine ha fatto il risparmio ottenuto con la differenziata. E’ quanto chiede il coordinatore del Movimento Italica, Alberto Di Giandomenico, all’assessore al ramo, Stefano Mariani. Qualche giorno fa, infatti, è stato deciso un lieve aumento della Tari a Sulmona, cosa che ha montato qualche polemica subito ridimensionata dallo stesso assessore che parlava di uso “improprio” del termine. L’aumento consiste in circa 50 centesimi per le famiglie, 1 euro per gli esercizi commerciali. Eppure Di Giandomenico ricorda la percentuale di differenziata raggiunta, pari al 70% che doveva portare invece una diminuzione.
“Chiedo all’assessore Mariani di essere dettagliato e di giustificare, carte alla mano, l’ulteriore sacrificio chiesto ai sulmonesi – incalza il portavoce Italica -. A prescindere dal dovere civico che spinge i cittadini a differenziare i rifiuti domestici, la raccolta differenziata garantisce al Comune un risparmio che supera i 400 mila euro e vorrei capire come sono o saranno impiegate queste risorse, a cosa sono servite o serviranno?” chiede.
Una trasparenza dovuta, insomma “indispensabile per non far venire meno il rapporto di fiducia tra cittadini e amministratori. Non è chiara, a questo punto, nemmeno la ragione dell’aumento del costo del servizio. Non si può far pesare sui cittadini onesti il costo della disonestà di chi non vuole pagare e così facendo l’amministrazione non invoglierà nessuno a mettersi in regola, tanto c’è chi paga per loro!”. “Le persone oneste vanno in galera per chi commette il reato? Il risparmio garantito dalla differenziata è servito forse a rafforzare il servizio con altre attrezzature e nuove assunzioni per migliorare il sevizio? Allora è indispensabile che tutto ciò risulti dai verbali compilati, in fase di controllo analogo, in cui dovrebbero risultare richieste aggiuntive di mezzi e di personale. Il Comune non confonda per stupidità la bontà di questa comunità che da gennaio è impegnata a differenziare”.
In un’intervista a Il Germe, tuttavia, l’assessore Mariani aveva spiegato come il risparmio ottenuto dalla differenziata, ampliata a tutto il territorio comunale, possa essere concretamente valutato soltanto il prossimo anno paventando la possibilità di una diminuzione delle tariffe, di un miglioramento dei servizi o trovare il giusto equilibrio tra entrambe le cose.
L’aumento di Sulmona servirà a livello COGESA, a compensare (e abbondantemente) la riduzione della tariffa disposta in un altro paese “amico” della vallata e a cui si è dato ampio respiro mediatico.
Giusto chiedere dettagli e giustificazioni all’assessore, come sono curioso di conoscere come il coordinatore sia arrivato alla stima di risparmio di 400mila euro a seguito dell’avvio della raccolta differenziata.