Salute mentale, si torna in sede

E’ questione di giorni: il Centro di salute mentale e il Centro diurno, dovrebbero tornare presto nella sede di via Mazzini. Ovvero dovrebbero tornare a svolgere il servizio sul territorio. Dopo quattro mesi e mezzo di estenuante attesa, disservizi, peggioramenti delle condizioni di salute degli oltre milleduecento pazienti, infatti, sembra che le fasi burocratiche per ottenere l’agibilità siano in dirittura di arrivo.
Ieri c’è stato infatti il collaudo della struttura ed ora è solo questione di ore perché il Genio civile rilasci il bene stare e il Comune quel certificato di agibilità che tiene chiusa la struttura dal 12 novembre scorso.
Un sospiro di sollievo per le famiglie e per l’associazione Percorsi che aveva scritto al manager Asl Rinaldo Tordera e al presidente della Regione Luciano D’Alfonso, lamentando, vomitando, tutto il disagio creato da una macchina burocratica, quella della Asl, che non è stata in grado di prevenire e provvedere ai bisogni dell’utenza. Una lettera durissima a cui lo stesso governatore aveva risposto, invitando Tordera a prendere immediati provvedimenti per ristabilire un servizio fondamentale sul territorio.
La situazione per i pazienti si era fatta intollerabile, con regressioni pesantissime per la mancanza di un punto di riferimento per utenti deboli e delicati, costretti a recarsi all’Aquila per le cure più urgenti. “Il numero dei trattamenti sanitari obbligatori è cresciuto a dismisura in questi mesi – lamenta Dante Del Giovane, presidente dell’associazione Percorsi – sono state sottovalutate la gravità delle irregolarità. Eppure dirigenti e funzionari che hanno preparato le diverse gare di appalto, quelli che le hanno aggiudicate, quelli che hanno certificato la fine lavori e quelli che hanno permesso l’avvio dei servizi nelle nuove sedi irregolari, sono tutti ben pagati”.
L’incubo sta per finire, ora. Oggi stesso dovrebbe arrivare il via libera alla riapertura che, come è stato per la chiusura, si porterà dietro anche “la chiave” del servizio di Neuropsichiatria infantile. Anche questo chiuso da tempo.