La situazione era diventata economicamente insostenibile tanto da condurre una famiglia, moglie e marito, ad abbandonare le cure sanitarie necessarie proprio all’uomo, malato nefropatico. Un altro episodio di assurda sanità che però, questa volta, ha ottenuto un esito positivo. La segnalazione è arrivata, infatti, al Tdm che ora ne racconta la storia, capovolta grazie ad una stretta collaborazione con la Asl.
L’uomo, residente fuori Sulmona, deve necessariamente sottoporsi alla procedura di dialisi, ma mancando una convenzione con la Croce Rossa, non più sottoscritta, era costretto a pagarsi le spese di trasporto dell’ambulanza, non proprio irrisorie. E se già si ha poco nel portofogli vien da sè che le scelte diventano quasi obbligate. Così l’amara decisione, quella di non sottoporsi più alle cure.
Dal Tdm la vicenda è stata portata all’interesse della Asl, quindi, che si è attivata nella ricerca di una soluzione “con l’impegno attivo del primario di ematologia- spiega Catia Puglielli, avvocato Tdm-, e grazie alla collaborazione siamo riusciti a garantire il trasporto gratuito del paziente e quindi le cure. Auspichiamo che questo rapporto di collaborazione vada avanti perchè insieme si possono risolvere i problemi della sanità a partire dalle piccole cose” conclude.
Quando, una volta tanto, la sanità regala anche un lieto fine.
S.P.
bene….innanzitutto un obbligo stabilito dalla Carta e dalle Leggi..tutti dobbiamo esigere il rispetto delle Leggi…solo nella legalita’ diffusa finiranno gli abusi,le violazioni degli obblighi,i disservizi,ecc,ecc…. nessun privilegio,favore a lieto fine….piu’ semplicemente la consapevolezza dei propri diritti…e doveri, naturalmente…o no?