La centrale di compressione Snam come problema all’economia locale si fa un disagio sempre più forte tra gli operatori economici, in special modo quelli turistici, che la scorsa settimana hanno dato vita ad un appello per esprimere il proprio dissenso all’opera prevista alle porte del Parco Majella. Un’esigenza che il coordinamento No Hub del Gas ha fatto propria invitando i sottoscrittori ad un incontro pubblico per confrontarsi, dialogare, trovare una via d’uscita a quanto sta accadendo in Valle Peligna.
L’approvazione definitiva della centrale da parte del ministero dello Sviluppo economico, che ne decanta l’importanza di interesse comunitario, è la decisione di “un Governo a fine mandato miope e arrogante ha voluto imporre al nostro territorio, avrà ripercussioni gravissime sull’economia locale che, con grandi sforzi, si va orientando sul turismo, sulle produzioni agricole di qualità e cerca di fronteggiare la grave crisi del commercio e dell’artigianato”.
Un’opera dalla quale non si ricaveranno benefici per il territorio “mentre la Snam ne ricaverà ricchi profitti- sottolineano gli ambientalisti- a scapito della nostra salute, della nostra sicurezza e del nostro patrimonio naturalistico”. Da proteggere, al contrario, ci sono il “patrimonio ambientale, storico e architettonico della nostra città” a rischio con l’opera. Conseguenze negative per il tessuto economico e sociale da sviscerare durante l’incontro, convocato nell’aula consiliare di Palazzo San Francesco, giovedì 22 marzo, alle ore 15.00. Sarà il momento anche per confrontarsi sulla manifestazione interregionale del 21 aprile e su altre forme di protesta da mettere in campo.
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