Una stele “In Memoria e Monito di tutti i Soldati caduti nel 1944 durante la sanguinosa Battaglia di Cassino e delle Vittime Civili di quella terribile guerra”. Niente di strano se non fosse che la stele richiamerebbe, senza troppo mistero, l’effige della prima divisione paracadutisti tedeschi la quale, durante la seconda guerra mondiale, si macchiò di numerosi eccidi. Tra questi c’è quello di Pietransieri quando a perdere la vita per mano nazista furono in 128, anche donne e bambini. Un massacro di civili che ritrova nel ricordo di Cassino un duro colpo alla memoria storica antifascista e al sacrificio umano dei civili. Ma nel curriculum della divisione nazista ci sono massacri in più zone d’Abruzzo: ad Ortona, Pizzoferrato, Francavilla al mare, e nel resto d’Italia.
Il fatto è balzato agli onori della cronaca nazionale e non poteva essere altrimenti. Dietro il “monito” che si vorrebbe lasciare ai posteri si cela, si spera forse per mancanza di consapevolezza, un ricordo ai soldati nazisti caduti. Che poi tutto ciò avvenga a Cassino, martire per la pace e Medaglia d’oro al valor militare, è ancora più assurdo se si pensa al sacrificio che la cittadina del frusinate sopportò durante la guerra, completamente distrutta dai bombardamenti.
All’evento, organizzato dall’associazione albergatori “Parco di Montecassino e Linea Gustav” presso la grotta di Foltin, ai tempi sede del comando nazista, dovrebbero presenziare il sindaco di Cassino in forza al centrodestra e l’abate. Due figure “istituzionali”. I riferimenti alla prima divisione non sono casuali, come riporta il quotidiano La Repubblica di oggi, infatti, “sul manifesto appare un paracadute aperto”. Tra gli invitati, poi, ci sarà anche il generale Hans Werner Fritz, presidente della Confederazione tedesca.
“Un fatto gravissimo” per l’Anpi Roma che ha gridato alla vergogna chiamando in causa le massime figure istituzionali per capire cosa ne pensano. “Uno sfregio alla guerra di Liberazione in un territorio dove c’è stato un numero altissimo di appartenenti alle truppe alleate che si sono sacrificati per la libertà” ha dichiarato Fabrizio De Sanctis, il presidente dell’associazione dei partigiani, sempre su La Repubblica.
E pensare che solo l’estate scorsa una sentenza “storica” aveva condannato la Germania per l’eccidio di Pietransieri.
Simona Pace
Cara Simona,
“massacro civile” o massacro di civili?
“A memoria e monito, e in ricordo delle vite stroncate dall’assurdità e dalla violenza della guerra”.
La domanda da porsi sarebbe un’altra.
Se sia corretto accomunare le vittime, i liberatori e le truppe naziste in un’unica stele commemorativa o meno.
https://www.giornalettismo.com/archives/2653225/cassino-stele-soldati-nazisti